A Prisdarello si parla di differenziata
DIFFERENZIARE PER DIFFERENZIARSI:
LA PROPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “PRISDARELLO”
Quello della raccolta differenziata è un tema ricorrente da tempo, in molti casi una sfida tra cittadini e ambiente, in altri un traguardo ormai consolidato. Parlare di raccolta differenziata equivale a toccare argomenti urgenti e necessari per la nostra coscienza civica in favore di un mondo che da tempo implora pietà.
L’Associazione culturale “Prisdarello” ha deciso di iniziare ad agire sul proprio territorio partendo proprio da questo: sensibilizzare i cittadini della frazione, e non solo, ad attuare la raccolta differenziata per un ambiente più pulito, più sano. L’amministrazione comunale ha accolto di buon grado questa iniziativa e, dotata di grande tempestività, si è resa partecipe di un pomeriggio domenicale all’insegna di come gestire e organizzare una buona differenziazione dei rifiuti.
Passare dalla teoria alla pratica, dal conoscere al realizzare per differenziare nel proprio ambiente e per differenziarsi. Con questo input ha aperto il pomeriggio il presidente dell’Associazione, Antonio Calvi, guidato e sostenuto dalla presenza del sindaco di Gioiosa Ionica, Salvatore Fuda, e degli assessori Maurizio Zavaglia e Luca Ritorto. Presenti anche Vincenzo Logozzo e Simona Coluccio, rispettivamente Presidente e VicePresidente della Consulta delle Associazioni.
L’iniziativa, inoltre, si colloca proprio all’interno della Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti, mostrando come spesso le piccole frazioni possono essere una cassa di risonanza per iniziative a sfondo territoriale più ampio. A ragione di questo, il sindaco ha sottolineato come c’è ancora molta strada da fare a livello regionale poiché la Calabria si presenta come un territorio che stenta ad arrivare ad un processo di differenziata tale da abbassare i costi per lo scarico. Quello della raccolta differenziata –ha aggiunto- è un valore non soltanto ambientale e civico, ma anche economico: difatti, la spesa che un Comune come quello di Gioiosa Ionica affronta per mantenere il paese pulito è paro a 170 mila euro e ogni kg di rifiuto ha un prezzo pari a 147 euro per lo smaltimento. Altro fattore determinante è la presenza di infrastrutture adeguate che, dapprima, garantiscano di gestire la raccolta a distanza per poi arrivare ad una raccolta porta a porta. Il sindaco, inoltre, ha precisato come Gioiosa Ionica è stato l’unico comune, insieme a Gioia Tauro e pochi altri, a firmare un protocollo d’intesa che permetta di avere i giusti finanziamenti per una corretta gestione dei rifiuti. Il tutto, auspica Salvatore Fuda, dovrebbe partire entro il primo Gennaio.
Il discorso del sindaco è stato poi integrato e messo in pratica dall’assessore Maurizio Zavaglia, che si è cimentato in una vera e propria dimostrazione su come organizzare, gestire e realizzare una raccolta differenziata all’interno delle proprie abitazioni. Ovviamente, per fare tutto questo è necessaria una chiara presa di coscienza da parte dei cittadini –sottolinea Zavaglia- che dimostrano la loro responsabilità nel momento in cui tutto questo diventa una scelta individuale in virtù di un ambiente più sano e di un risparmio comune. Il fatto che viviamo in una società che produce una cospicua quantità di rifiuti è chiaro da tempo e, grazie alla dimostrazione pratica realizzata, i cittadini della frazione hanno potuto notare come il materiale più consumato è la plastica. Oggi pomeriggio si è assistito allo svuotamento di alcuni sacchi dei rifiuti, per un totale di ben 8,5 kg che, se smaltiti differenziando i contenuti, permetterebbero ai cittadini di risparmiare 1,50 euro. Il dibattito si è allargato anche ad una riflessione sul materiale umido che potrebbe essere riutilizzato attraverso il compostaggio. Oltre al risvolto economico, questo permetterebbe di usare l’umido come concime naturale per i nostri terreni, evitando l’uso di materiale chimico e coltivando all’insegna del biologico e del rispetto verso l’ambiente.
Insomma, un pomeriggio a favore di argomenti sani perché vogliamo un ambiente più sano, basato su una relazione più naturale tra uomo e territorio. L’Associazione Prisdarello si augura che i cittadini, già muniti di tre cassonetti per il vetro, la carta e la plastica, possano sposare al più presto questa proposta, coscienti di accogliere una sfida tra pochi ma che permetta di essere un esempio per molti.