Scandalo Lega, interviene Fratoianni
Nuovi agghiaccianti sviluppi sul caso Durigon.
Quello che emerge dall’inchiesta di Fanpage.it è un apparato di potere profondamente corrotto e diffuso. L’uomo controllato dal partito di Salvini non è altro che Giuseppe Zafarana, il Comandante Generale della Guardia di Finanza.
Il suo ruolo in tutto ciò? Rimuovere il Generale Renzo Nisi, conosciuto per la sua rettitudine, dalle indagini sui 49 milioni della Lega e sostituirlo con Vincenzo Tomei, un uomo vicino al partito.
Al quadro si aggiungono poi l’imprenditore Luigi Matacena, il consigliere regionale di FdI in Campania Luciano Passariello e l’europarlamentare della Lega Massimo Casanova.
Matacena è una personalità molto influente e vicina ai servizi segreti. Chiede a Durigon di candidare Passariello con la Lega. Tra i vari appalti milionari che gestisce Matacena vi è anche la società di rifiuti partecipata della regione SMA Campania.
Passariello è attualmente indagato per corruzione nell’ambito del traffico di rifiuti tramite questa società. Ma non finisce qui. In cambio Matacena propone a Durigon un amico come nuovo direttore del Parco Nazionale del Gargano, che gestisce un bilancio di vari milioni, la cui direttrice è stata da poco licenziata dal Presidente del Parco in quota Lega.
L’amico è Vincenzo Totaro, dichiarato incandidabile dal Tribunale di Bari per i legami con l’ex amministrazione di Monte Sant’Angelo sciolta per mafia.
E si offre di proporlo a Massimo Casanova, che possiede un’enorme magione proprio all’interno del Parco, una delle mete di vacanza preferite da Salvini. Semplicemente raccapricciante. In un Paese normale la metà di tutto ciò scatenerebbe dimissioni a raffica e indagini su indagini.
Eppure non è così. E sì, Claudio Durigon è ancora Sottosegretario al Ministero di Economia e Finanza con il Governo dei migliori.
Purtroppo questo non è nemmeno tutto ciò che emerge dall’inchiesta di Fanpage e per questo vi consiglio di guardare con i vostri occhi.
Nicola Fratoianni – Sinistra Italiana