Scuola Cinematografica della Calabria: a Portigliola e a Roccella va in scena l’opera “I giganti della montagna”
Se puoi sognarlo puoi farlo è la frase che si legge a grandi caratteri nella home del sito della Scuola Cinematografica della Calabria, una realtà unica nel suo genere in un territorio che di sogni ne ha tanti si sa, ma di opportunità ne ha sempre troppo poche.
Tranne questa volta però, perché a Siderno, l’occasione per tante anime sognatrici l’ha creata Lele Nucera, attore, regista e casting director, calabrese doc che ha iniziato a muovere i primi passi nel cinema nazionale alla fine degli anni 90, fondando la sua SCC.
Insieme ad un gruppo fidato di collaboratori, tra cui Bernardo Migliaccio Spina, attore, regista e scrittore, Lele Nucera ha dato vita alla prima ed unica scuola cinematografica calabrese, dove chiunque coltivi il sogno della recitazione può iscriversi e avvalersi di corsi di formazione professionale tenuti da docenti di un certo rilievo.
Se si pensa che il direttore artistico della scuola è il regista Mimmo Calopresti, maestro del genere documentaristico e del cinema verità, reduce dal successo internazionale della sua ultima fatica “Aspromonte, la terra degli ultimi”, interamente girato in Calabria, si ha la consapevolezza che quella della Scuola Cinematografica della Calabria è una realtà con delle basi solide di competenza e professionalità.
Tra i docenti dei vari corsi, strutturati in tre percorsi differenti (Academy, Corsi Lab e Masterclass) spiccano nomi come Laura Muccino, Alessandro Grande, Carmine Bruschini, Vincenzo Caricari, Francesco Colella, Vincenzo Muià e tanti altri professionisti di respiro nazionale che garantiscono agli allievi della scuola una preparazione completa sotto tutti i punti di vista.
E i risultati non sono tardati ad arrivare.
Dopo il successo di pubblico dello scorso anno con lo spettacolo teatrale, tre volte sold out, Edipo Re di Sofocle pensato in una originale rivisitazione in chiave Gipsy, per la regia di Bernardo Migliaccio Spina, anche per questa estate è pronta la nuova rappresentazione firmata SCC.
Si tratta de “I Giganti della montagna” una delle ultime opere teatrali di Luigi Pirandello, che andrà in scena il prossimo 19 Luglio al Teatro Greco Romano di Portigliola e il 6 Agosto al Teatro al Castello di Roccella Ionica, con la presenza di Franco Schipani, Direttore Artistico del settore audiovisivo e teatrale della Calabria Film Commission.
La regia è di Bernardo Migliaccio Spina, le musiche originali sono del musicista Carlo Frascà, i costumi a cura di Cecilia Galluzzo e la scenografia porta la firma del giovane artista sidernese Julian Kelevra.
Inoltre, sono in fase di realizzazione quattro cortometraggi, che trattano tematiche sociali, scritti e interpretati dagli stessi allievi del corso Academy, guidati dal Direttore della SCC Lele Nucera e dallo sceneggiatore e regista e Mario Parruccini che, oltre ad aver seguito la fase di scrittura dei corti, curerà anche la fotografia.
Gli allievi dei corsi LAB invece, insieme al maestro di Storia del Cinema e Pratica sul set, Vincenzo Caricari, stanno lavorando alla realizzazione di un cortometraggio molto originale. Si tratta di una commedia in costume che porterà in vita circa 30 personaggi storici ed ogni allievo interpreterà uno di essi.
In più, in conformità con la scelta del Ministero della Cultura di indire il 2021 come l’anno di Dante Alighieri, in occasione del settecentesimo anniversario della sua morte, anche la SCC darà il proprio contributo nelle celebrazioni del sommo Poeta con la rappresentazione della Divina Commedia, anche qui per la regia di Vincenzo Caricari, attualizzata e ambientata nei tre piani abbandonati di uno dei tipici palazzi incompiuti, frutto dell’edilizia scellerata di tante zone calabresi, con l’intento di contestualizzare in uno dei simboli del degrado diffuso nel meridione, il non finito, una visione poetica che dal canto suo non muore mai.
Sono questi e tanti altri i progetti della Scuola Cinematografica della Calabria di Lele Nucera, una realtà da non sottovalutare e da sostenere, in quanto è riuscita, in poco tempo, a creare un circuito culturale, professionale, lavorativo e artistico, capace di coinvolgere decine di persone, fornendo a chi coltiva il sogno del cinema o della recitazione in genere gli strumenti per poterlo finalmente rendere un obiettivo reale.
M.C.