Cristallo: “L’omotransfobia non è una piaga psicologica, è una piaga culturale”

Cristallo: “L’omotransfobia non è una piaga psicologica, è una piaga culturale”

Di Jasmine Cristallo

Riflettevo sul termine “Omotransfobia”. In greco, la parola “φοβία” (fobia) sta per “paura angosciosa”.

Sul dizionario medico Treccani alla voce “fobia” si legge: “Paura morbosa, angoscia eccessiva e ingiustificata, provata dal soggetto in situazioni specifiche o in presenza di oggetti specifici, che normalmente non la giustificano razionalmente.

Pur rimanendo il più delle volte cosciente della sproporzione della sua reazione emotiva rispetto alla sua causa e pur criticandola, il paziente fobico si trova nell’impossibilità di dominarla ed è tipicamente costretto ad adottare comportamenti e strategie, anche complessi, al fine di evitare il contatto con la situazione o con l’oggetto temuti (condotte di evitamento).” Trovo estremamente scorretto parlare di “fobia”.

La fobia richiama a qualcosa di patologico. Deresponsabilizza. Se sono aracnofobica non è “colpa mia”…Qui parliamo di ODIO, “μῖσος”.

Non è una patologia: è un sentimento. Le malattie si curano, i sentimenti si educano.

Il problema non è la paura, è l’assenza di educazione sentimentale. Non è una piaga psicologica, è una piaga culturale.

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