Fontana propone il lockdown nazionale
A me non sembra normale che il Governatore Fontana chieda il #lockdown totale nazionale.
Non mi sembra normale che quelli che più di tutti hanno gestito (pardon) “ad minchiam” le loro regioni nel tempo del #Covid, rifiutino l’idea che l’Rt serva da indicatore, scientifico, per le gravi decisioni che si dovranno prendere.
E che cavolo di razionalità ci sarebbe nell’aver aspettato a imporre la serrata a chi da settimane viaggia con l’indice Rt oltre il 2 e oggi magari imporlo anche a chi ce l’ha appena sopra l’1.
E non si capisce perché il trend lombardo (o veneto o piemontese o emiliano) dei contagi debba dettare la sorte dell’intero Paese, dell’economia e della libertà delle persone nell’intero Paese.
Anche perché sono gli stessi che hanno preteso il diritto a vacanze senza regole, quest’estate, per poi esportare la pandemia anche dove non c’era e accelerare il ritorno della seconda onda dei contagi.
Si chiuda la circolazione fra regioni innanzitutto, si prendano i provvedimenti necessari nelle aree più colpite, si rafforzino la Sanità d’emergenza e d’urgenza in tutta Italia, comprese quelle regioni storicamente trascurate, che per gestire la fase avrebbero giusto bisogno di qualche centinaio di medici e infermieri in più.
E se lockdown nazionale deve essere, allora lo decida il governo sulla base di altri ragionamenti, non sulle bizze e le pretese di chi ha solo e sempre ha seguito le indicazioni dei grandi capitali, non l’interesse generale alla salute dei cittadini.
Avete rotto, ma sul serio.
Michele Piras