Leghisti che disobbediscono a leggi fatte da leghisti. Ora si attaccano anche tra di loro
“E allora io da domani sapete che faccio? Dopo le undici di sera scendo in strada, mi metto a passeggiare per Viale Cremona, nella mia Pavia. E vediamo se qualcuno viene ad arrestarmi”.
Queste parole che avete appena letto non le ha dette Mario il titolare del bar sotto casa. Ma un ex ministro e attuale senatore leghista Marco Centinaio. E le ha usate per criticare l’ordinanza annunciata da Attilio Fontana che prevede il coprifuoco dalle 23 alle 5 di mattina dal 23 ottobre al 13 novembre.
Siamo al leghista contro il leghista. Con parole che arrivano dopo le pressioni fatte da Matteo Salvini su Fontana affinché cercasse di evitare la chiusura notturna della regione. Quando si contano 15.199 nuovi casi di positività al coronavirus.
No, caro Centinaio, la sua non è, come l’ha definita, “disobbedienza civile”, ma il comportamento irresponsabile di chi, per mandato, dovrebbe dimostrare il buon esempio. Delle sue passeggiate, delle sue passerelle, delle sue sfide e dei suoi esempi dovrebbe avere vergogna. I lombardi, e gli italiani, davvero non li meritano.
Pietro Bussolati – Consigliere Regione Lombardia