Coltivano marijuana in casa, in manette padre e figlio
Nella mattinata di giovedì, 6 ottobre, personale della Squadra Mobile di Trieste, in supporto alla Squadra Mobile della Questura di Brescia, ha tratto in arresto il quarantanovenne triestino P.F. per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish e cocaina, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria di Brescia su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia. Lo stesso, unitamente al figlio P.F. è stato, altresì, tratto in arresto nella flagranza del reato di coltivazione ai fini di spaccio di marijuana.
L’ attività di polizia giudiziaria si inserisce nell’ambito di più ampia attività di indagine svolta, dal mese di maggio 2018, dalla Squadra Mobile di Brescia all’esito della quale sono state emesse 12 misure cautelari in carcere nei confronti di altrettanti soggetti – un italiano (P.F.) e cittadini marocchini ed albanesi – gravemente indiziati, a vario titolo, di far parte di un sodalizio criminale dedito al traffico, nonché alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Il gruppo radicato nel bresciano ma con propaggini in altre regioni del nord Italia, in sette mesi aveva rifornito con oltre cinquanta chili di stupefacente, tra cocaina e hashish, le piazze di spaccio del nord-est, dalla Lombardia al Veneto, ma anche in Trentino e fino a Trieste.
È stato accertato come P.F., nel corso del tempo, fosse stato destinatario da parte del sodalizio bresciano di un quantitativo di stupefacente pari complessivamente ad almento 120 grammi di cocaina e circa 1400 grammi di hashish.
Nel corso della perquisizione eseguita contestualmente all’arresto, all’interno dell’abitazione che il P.F. condivide con il proprio figlio ventunenne P.S. nel comune di Duino Aurisina (TS), è stata rinvenuta una piantagione di marijuana in vaso, con sistema di illuminazione a luci violette a led e ventilazione forzata, costituita da 35 piante di varia altezza. Sono stati, altresì, rinvenuti un bilancino di precisione e vari prodotti fertilizzanti utilizzati per velocizzare il processo di crescita dello stupefacente.
Per quanto sopra P.F. è stato, altresì, tratto in arresto in flagranza, unitamente al figlio per il reato di coltivazione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Ultimati gli atti di rito P.F. è stato condotto presso la locale Casa Circondariale in esecuzione del richiamato provedimento cautelare, mentre P.S. è stato posto ai domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.
Questura di Trieste