“A un metro da voi”: sabato a Palazzo Amaduri di Gioiosa Ionica si presenterà il romanzo di Daniela Rabia

“A un metro da voi”: sabato a Palazzo Amaduri di Gioiosa Ionica si presenterà il romanzo di Daniela Rabia

Da febbraio a maggio compreso il mondo ha vissuto una delle più terribili tragedie degli ultimi secoli, il “Coronavirus”.

Ad oggi 14.537.975 i casi confermati nel mondo dall’inizio dell’epidemia. 607.389 morti. In Italia i casi conclamati sono ancora alti: 244.752. Il mondo intero è stato toccato con milioni di morti e con una catastrofica crisi economica. Durante le lunghe ed estenuanti giornate del “Covid 19” in particolare gli italiani si sono inventati di tutto, diventando un popolo unito e coinvolto dalla Sicilia al Trentino. Qualcuno ha stilato una specie di “diario di bordo” per scrivere immediatamente le proprie sensazioni, paure e perché no, anche le proprie esperienze vissute. Dedicato a chi non gliel’ha fatta, al personale medico e paramedico, alle forze dell’ordine, ai lavoratori che hanno combattuto una battaglia senza tregua mandando avanti il paese è dedicato il libro ‘A un metro da voi‘ di Daniela Rabia, giornalista, avvocato. Ha pubblicato raccolte di poesie e vari altri interessanti testi. Il 25 luglio Daniela Rabia nella “Corte” di Palazzo “Amaduri” di Gioiosa Jonica alle ore 18:30, incontrerà i suoi lettori. Con i Soci del Club per l’UNESCO (e non solo) parlerà dell’impatto del Coronavirus in Calabria che ha vissuto nel terrore consapevole di non essere all’altezza sanitaria di un’epidemia che ha scosso tutto il paese e il mondo.

Protagonista del libro è un giovane laureando in lettere che narra gli aspetti sociali e psicologici dell’emergenza che tutti hanno affrontato. Distanziamento sociale, i dubbi e il bisogno di un abbraccio. Riflettendo sulle mancanze della sanità calabrese, dove mancano strutture, posti di terapie intensive e tanto altro. Il libro è un viaggio nel totale smarrimento che abbiamo provato tutti in questi mesi di angoscia nel rimanere a casa senza conoscere il futuro che ci poteva attendere. E’ stato un viaggio dentro noi stessi. A un metro da tutti per la nostra sicurezza è la giusta lontananza, Lorian protagonista del libro, in un giorno dove le riflessioni si affollano, dichiara: ‘Magari potessi stare a tre metri da te e da tutte le persone fanatiche e superficiali’.

Nel racconto si fa cenno anche ai “Flash mob” dai balconi che hanno unito l’Italia che ha cantato a squarciagola l’inno di Mameli sapendo tutti che quando la tempesta sarà finita non saremo più gli stessi. Nessuno ha immaginato di vivere in un tempo in cui baci e abbracci sarebbero stati pericolosi quanto le armi, tutti impegnati in una battaglia silenziosa in silenzio abbiamo accompagnato i nostri morti senza fiori.

L’uomo distrugge l’umanità per avidità di denaro e potere. Se tutti facessimo la nostra parte, l’incendio si spegnerebbe. Tutto cambia per non cambiare niente, così diventeremo solo più diffidenti, anche se avremo bisogno d’aria pura.

Il libro vuole essere anche un messaggio ai calabresi: Dobbiamo pretendere una sanità pubblica efficiente soprattutto, con apparati idonei a fronteggiare qualsiasi emergenza.

Che possa rappresentare la volta buona per crescita degli uomini, per migliorarci ed evolverci. Quando la tempesta sarà finita non saremo più gli stessi, avremo imparato a danzare anche sotto la pioggia. Sembra che il nemico sia battuto e vinto. Nulla di tutto questo. Il nemico da combattere siamo noi stessi che ci rifiutiamo a osservare le regole e a proteggere noi e gli altri. Adesso percorriamo la vita andando avanti ritrovandoci nel potere di un desiderato abbraccio.

Il presidente del Club per l’UNESCO di GIOIOSA Ionica

Nicodemo Vitetta

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