Salvini propone di premiare i disonesti
Condono fiscale, edilizio e sospensione del codice degli appalti.
Questa è la ricetta di Salvini per risolvere la crisi. E noi rimaniamo, davvero, senza parole.
Perché che un senatore della Repubblica, per di più ex ministro dell’Interno, faccia proposte simili, è disarmante. E molto, molto preoccupante. A tal punto da farci chiedere – sinceramente – se tali affermazioni siano frutto di un momento di disorientamento. O se realmente ragionate. Perché nel primo caso rimarrebbe la gravità.
Ma nel secondo la questione si complicherebbe. Perché ci troveremmo di fronte ad un pensiero moralmente losco. Losco, sì. Perché il danno provocato da chi ha evaso centinaia di migliaia o milioni di euro, oggi si ripercuote anche sulla sanità che sta lottando con le unghie e con i denti. E che qualcuno proponga di premiare e non punire, i responsabili di quel danno, dice un qualcosa di moralmente criminoso a sua volta. Nonché offensivo nei confronti di chi, invece, dando il proprio contributo ha sempre sostenuto il Paese. Così come è altrettanto scandaloso proporre la sospensione del Codice degli Appalti per “fare prima”.
Per tutto questo, siamo dunque allibiti. E chiediamo formalmente a Salvini di fare un passo indietro. Di ritirare queste folli dichiarazioni. E di scusarsi. Nel rispetto di chi ha sempre vissuto nell’onestà, nel rispetto di chi, causa evasori e criminali, oggi fatica il doppio nel servizio pubblico per fare il proprio lavoro.
A tutti loro, Salvini chieda scusa.
Perché stavolta ha passato un ulteriore limite. E non possiamo accettarlo.
Stefano Vaccari