Piazza Bottari va in buca
Piazza Bottari, serata dell’ennesimo giorno con buca.
L’aria serena e piacevole è un invito a uscire di casa per crogiolarsi nelle dolcezze settembrine, dopo i patimenti imposti dalla canicola estiva vanamente allietata dal frinire delle cicale. In tanti lo fanno e si ritrovano sul bel pavimento di puro travertino della grande piazza, cinta da un sussiego di portici illuminati dal lusso sfolgorante dalle vetrine dei negozi. Spicca in alto, solenne, monumentale e imperitura, la ghigliottina arrugginita e in basso le fa specchio cieco la vasca romboidale, fatta apposta per divenire ricettacolo dell’immondizia e dell’acqua piovana. In posizione piuttosto centrale, dai piedi di un lampione con tre sfere di cristallo accese si diparte una buca di forma irregolarmente longitudinale. Intorno ai lembi frastagliati vi sono adagiati in ordine sparso le mattonelle divelte a colpi di mazzette e scalpelli, il lubrico terriccio, i rottami ammucchiati e disposti l’uno sull’altro.
I ragazzi spensierati ci giocano allegramente. C’è chi sfreccia con la bici e chi corre dietro a un pallone e chi si rincorre a nascondino. Gli anziani passeggiano badando ai loro discorsi seri. I passanti attraversano frettolosamente. Pare siano tutti festosi e nessuno pensa alla buca che è li, presente e minacciosa come una trappola pronta a scattare.
Lo scenario è quello classico degli incidenti annunciati. Dio non voglia, ma qualcuno potrà cadere e in base alle lesioni riportate si rivolgerà a un medico o ricorrerà al pronto soccorso. Otterrà il certificato medico necessario per intentare causa al Comune ed ottenere il risarcimento dei danni.
A parte la sofferenza dello sfortunato malcapitato, qualche vertenza legale che si aggiungerà alle già tante in corso non è nulla, per questo non si provvede a riparare la piazza, né ad evidenziare l’esistenza della buca con la civile e dovuta segnaletica. Tanto a pagare son sempre il decoro urbano e i soliti noti, ed, altresì, chi avrà l’onore di saggiare gli effetti della sua pericolosità.