Le nuove “pillole” brevettate per alcuni gioiosani
Ti svegli un sabato mattina qualunque e ti trovi taggato in questo brillante post del Sindaco Salvatore Fuda:
Un fatto piccolo, per certi versi: magari da derubricare a quotidiana miseria di qualche cittadino incivile.
In realtà, dietro quella foto e dietro quel post c’è molto di più. C’è una parte comunque importante di Gioiosa e dei gioiosani. C’è il loro spirito di cittadinanza, il loro senso critico, la loro intelligenza sociale. C’è l’idea complessiva che hanno della comunità in cui vivono ed operano.
Non lo nego, non sarebbe onesto intellettualmente nè giusto sul piano della moralità collettiva: dinanzi a questi fatti (ma tanti altri si potrebbero citare), un piccolo moto di sconforto mi assale, pesante come un macigno insormontabile per dimensioni e per prospettiva. Gioiosa e i gioiosani hanno un’anima forte, ricca, generosa: sanno darti tanto e sanno gratificarti profondamente, ma sanno anche frustrare ogni tensione di cambiamento.
Senza il pieno e convinto protagonismo dei cittadini, il cambiamento rimane la linea di un orizzonte sempre più sfuggente. Occorre che i gioiosani capiscano una cosa semplice ma dal potenziale devastante: Gioiosa appartiene alla sua gente, appartiene a tutti noi, dobbiamo farcene carico nel curarla amorevolmente e nel renderla sempre più bella.
Altra soluzione non vi è: in assenza della collaborazione consapevole delle persone in carne ed ossa, non esiste alcun tipo di politica in grado di rendere forte e sana una comunità.
La pillola “miracolosa” di cui parla il Sindaco Fuda, un nome e un marchio ce li ha, brevettati ormai da migliaia di anni: quelli della DEMOCRAZIA, l’unica medicina da assumere puntualmente per trasformare l’impossibile in possibile.