LE SARDINE SCRIVONO A CONTE PER PARLARE DI SUD, SICUREZZA E DEMOCRAZIA
“Onorevole Presidente del Consiglio,
scriviamo a Lei in quanto massimo esponente del potere esecutivo, come espressione di una maggioranza parlamentare.”
Inizia così la lettera delle sardine rivolta a Conte, in cui il movimento, nato spontaneamente, chiede un ritorno al dialogo tra “amministratori e cittadini” come primo passo verso “un’Italia migliore”.
Questione Meridionale
Innanzitutto chiedono di parlare del Sud, bisognoso di un piano capace di frenare l’emorragia prodotta dall’emigrazione, attraverso il coinvolgimento dei giovani in un rilancio del mezzogiorno.
Sicurezza, di tutti.
Chiedono di parlare di sicurezza, come di un concetto che non può essere in contrasto con quelli che sono i diritti fondamentali dell’essere umano, di nessun essere umano, ma, deve riguardare “la sicurezza di un lavoro e sul lavoro, di assistenza sanitaria, di accesso ad un’istruzione di qualità”.
Democrazia e Politica
Infine chiedono di ridare dignità alla democrazia, come filo conduttore tra libertà e rispetto delle regole, che possa aiutare a distinguere la POLITICA dai suoi surrogati, ridare alla democrazia “limiti di decenza” che possano ridurre la distanza tra cittadini e Res Publica.
Collaborazione
Aggiungono inoltre di essere pronte a “mettere a disposizione le competenze presenti al loro interno”, “ognuno faccia la sua parte” ma bisogna tornare al dialogo.