Il colpo e la colpa

Il colpo e la colpa

Nel mezzo del cammin della mia breve vita, mi ritrovai di fronte ad una ragazza che sorridendo mi disse: “Sei tu quello che dice Fate pure quello che cazzo volete basta che non mi rompete i coglioni?, eh? Sei tu?”. Sapevamo entrambi la risposta.

Formalina e formalità a parte, sarebbe tutto molto più semplice, pensaci.
Perché mai dobbiamo vivere un quotidiano in cui uno stato sociale capace di gravitare attorno al “non rompiamoci i coglioni” sembra pura utopia?
Lungi da me azzardare paragoni con personaggi di fantasia, sembra anche quello lì dicesse una cosa tipo “Non fare agli altri…”, ma l’interpretazione che ne è stata tratta si è evoluta verso la creazione di palestre su come attutire il colpo delle cose alle quali i comportamenti degli altri ci costringono.

Io non voglio imparare a parare il colpo, io non vorrei proprio riceverlo il colpo.

Nasci, ok. Cresci pieno di amore e di attenzioni da parte dei genitori, ok. Dei parenti, ok. Delle maestre e dei maestri che della famiglia dovrebbero essere un’estensione, ok. Dei presidi dell’istituto che dovrebbero essere un’estensione delle maestre e dei maestri, ok. Dei rappresentanti territoriali della Pubblica Istruzione che dovrebbero essere un’estensione dei presidi dell’istituto, ok. Dei ministri in carica che dovrebbero essere l’estensione dei rappresentanti territoriali, ok. Del presidente della Repubblica che dovrebbe essere l’estensione dei ministri, ok. Ok?
Cresci, ok. Poi cerchi la tua strada, segui le tue propensioni e le tue capacità che dovrebbero essere l’estensione del tuo desiderio di essere ciò che sei, ok. Desiderio che dovrebbe essere l’estensione di chi tu stai diventando, ok. Chi stai diventando che dovrebbe essere l’estensione di una bella persona che calpesta con orgoglio questa Terra, ok. Terra che è l’estensione di ha tutte le risorse necessarie per soddisfare le necessità di chiunque noi si abbia la fortuna di diventare, ok? Ok?
Mi segui, sì? Se ti ho rotto i coglioni dimmelo pure, fa parte del ragionamento che stiamo cercando di fare assieme.
Perché da soli non siamo poi questo granché ed esserne consapevoli è già una gran cosa.

Le estensioni di ciò che parte quotidianamente dal nostro risveglio ci conducono su sentieri in cui capita anche di avere a che fare con l’eredità dei precedenti avventori, che hanno cagato per strada ma non l’hanno raccolta. Fossimo cani sarebbe tutto più semplice.

Posto che nessuno ha il diritto di importi quale percorso percorrere, la tua eredità caccosa non è una negligenza giustificabile con la fretta o con l’impossibilità di farlo, no. È proprio una rottura di coglioni.

Posto che nessuno ha il diritto di dirti cosa mangiare, l’eredità delle briciole sulla tua tovaglia, l’eredità delle confezioni di qualunque cosa tu abbia cucinato, l’eredità dell’olio con il quale hai soffritto e le bottiglie del fantastico vino con il quale hai pasteggiato non sono una negligenza giustificabile con la fretta o con l’impossibilità di smaltirla, no. È proprio una rottura di coglioni.

Posto che nessuno ha il diritto di dirti quale religione professare, l’eredità dei comportamenti estremi ai quali ti costringi non è una negligenza giustificabile, no. È proprio una rottura di coglioni.
Posto che nessuno ha il diritto di sindacare sulle naturali pulsioni sessuali che intendi seguire, l’eredità del mancato controllo non è una negligenza giustificabile, no. È proprio una rottura di coglioni.

Posto che nessuno ha il diritto di dirti come spendi i tuoi sudatissimi soldi, l’eredità del sistema finanziario che ti costringe a rincorrerne sempre di più e poi ancora e ancora non è una negligenza giustificabile dal far quadrare il bilancio dello Stato, no. È proprio una rottura di coglioni.

Posto che la tua connessione sia uno stratagemma per tenerti connesso tutto il tempo che hai deciso di investire in questo svago tramutandolo in un vero e proprio impegno, l’eredità di una vita digitale che sputa sulla vita carnale non è una negligenza giustificabile con la necessità di stare al passo con i tempi, no. È proprio una rottura di coglioni.

Il concetto dovrebbe ora essere chiaro. Puoi andare avanti facendoti tutti gli esempi che ritieni necessari. Ce ne sono tantissimi. Sei grande abbastanza per farlo da solo. Puoi andare avanti, fin quando non diventerà una rottura di coglioni.

Io non voglio frequentare palestre per imparare a parare il colpo, io non vorrei proprio riceverlo il colpo.

Ti rendi conto di quanto potrebbe essere davvero facile vivere bene tutti insieme?

Sappiamo entrambi la risposta.

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