Smantellata la banda del finto incidente: truffe per 2 milioni di euro in tutta Italia
Notizia tratta da Ansa.it
Smantellata dalla polizia di Stato una vasta rete criminale gravemente indiziata della commissione di 103 truffe ai danni di anziani in tutta Italia. Decapitata la struttura gerarchica dell’organizzazione, sono 22 le persone arrestate per complessive 77 misure cautelari eseguite. Si tratta dell’esito di mesi di intense indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Genova e coordinate dalla Procura della Repubblica di Genova. Circa 300 gli agenti impegnati nell’operazione. Le indagini sono partite a giugno 2023 dopo una truffa consumata a Genova e hanno poi delineato i presunti ruoli di ogni singolo partecipante. La base era nel Comune di Napoli con una base logistica ad Aversa. Gli accertamenti hanno accertato che il gruppo era composto da telefonisti esperti, incaricati di raggirare le vittime, e da “trasfertisti”, addetti al ritiro del denaro e dei beni, spesso preziosi, sottratti agli anziani. Dalle indagini è emerso che i vertici della struttura, utilizzando appartamenti adibiti a call center, facevano tra le 600 e le 1200 chiamate giornaliere per ognuno (operando contestualmente in 4/5 nel ruolo di “telefonisti”) per poi utilizzare tra le 5 e le 7 pattuglie di “operativi” (addetti alla riscossione dei soldi dalle vittime) dislocate in svariate province italiane. L’organizzazione forniva persino, attraverso sodali “intermediari” dedicati a questo aspetto, supporto logistico ed assistenza legale in caso di intervento delle forze dell’ordine. Le truffe messe in piedi dalla organizzazione erano riuscite a portare via quasi due milioni tra gioielli e soldi alle vittime. I colpi, 103, sono stati fatti in Liguria e anche in altre regioni italiane.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la rete criminale operava con la tecnica del “finto incidente”, contattando telefonicamente le vittime, spesso fingendo di essere appartenenti alle forze dell’ordine, per ingannarle con falsi allarmi su presunti incidenti o problemi giudiziari riguardanti i loro familiari. I telefonisti, senza alcuno scrupolo, convincevano gli anziani, ormai sfiniti e terrorizzati, a consegnare denaro e oggetti di valore, facendoli credere necessari per risolvere le situazioni simulate. Le indagini hanno permesso di accertare che il gruppo utilizzava telefoni intestati a prestanome, mezzi a noleggio e basi logistiche diversificate per eludere i controlli.
“Questa indagine ci mostra un quadro desolante della fragilità dei nostri anziani e riguardo alla spietatezza degli autori di queste truffe. Si tratta di professionisti, senza scrupoli, con capacità tali da annientare le vittime”, ha detto il questore di Genova Silvia Burdese. “È importante denunciare – ha proseguito – è stato proprio grazie alla nostra prima vittima qui a Genova, che ha avuto coraggio, che è partita l’inchiesta. Purtroppo spesso le vittime si vergognano e non lo fanno. Abbiamo scoperto un livello tecnico nell’organizzazione che è davvero alto e questo comporta che la capacità di raggiro non è più solo una questione di età delle vittime”. “Dobbiamo attivare tutte le leve della prevenzione – ha concluso il questore – per tutelare i nostri anziani, questo mondo così fragile. Occorre fare ancora di più prevenzione, dobbiamo arrivare all’ultimo miglio”
(ANSA)