Caulonia piange la scomparsa di Maria Lavorata, il ricordo di Giovanni Di Landro
di Giovanni Di Landro
Ho sempre vivi nella mia mente i ricordi d’infanzia, dell’asilo, dei primi compagni di scuola che poi sono diventati amici e, insieme a loro, anche dei loro genitori. Maria Lavorata era una di queste, e dico “era” perché purtroppo oggi non c’è più! Era la mamma di Chiara, mia compagna di classe fin dall’asilo e mia cara amica. Col tempo poi la vita fa il suo corso e tante cose cambiano… L’università, il lavoro, gli impegni, la famiglia, i problemi! Ma il legame di amicizia e stima che c’era tra la mia famiglia e Maria Lavorata non è mai venuto meno. C’era un grande affetto ed una grande stima reciproci, ricordo ancora i suoi sinceri e sentiti complimenti ogni volta che mi cimentavo in qualche esibizione canora e la gioia di potersi incontrare in paese durante le festività pasquali o in occasione di qualche convegno o cose del genere. Maria è stata per me come una persona di famiglia, ma non lo era solo per me. In men che non si dica però, purtroppo, tutto può cambiare, e la vita ha riservato un destino non bello alla cara Maria. So purtroppo cosa vuol dire vedere soffrire un proprio genitore e vederlo andar via senza poter far nulla, ti fa sentire impotente, quasi colpevole di qualcosa di cui in realtà non hai nessuna colpa! Sono questi momenti che mi fanno capire quanto fragili siamo e quanto caduca è la vita terrena, ma sono questi momenti anche che mi spingono a credere ad un’altra vita, ad una vita oltre la morte, ad un mondo nuovo che, ahimè, è ogni giorno sempre più popolato da gente alla quale ho voluto un gran bene e che gran bene ha voluto anche a me. Nel porgere le mie più sentite condoglianze a tutti i familiari non posso però nascondere che tutta questa gente mi mancherà, mi mancherà tanto, e mi mancherai tanto anche tu cara Maria, e mancherai tanto anche a moltissima altra gente che ti ha voluto bene e continuerà a volertene!