Terremoto nel consiglio comunale di Caulonia, il bilancio di previsione passa per un solo voto. Lancia: “Cittadini traditi, a Dipende da noi interessavano solo le poltrone”
Il bilancio di previsione 2025/2027 del comune di Caulonia è stato approvato per un soffio. Il consiglio comunale di ieri sera lo ha ratificato per 7 voti contro 6. A votare contro il bilancio, insieme ai quattro consiglieri del gruppo di minoranza “Rinnoviamo Caulonia”, sono stati l’ex vicesindaco di Cagliuso, Andrea Lancia, e la prima degli eletti dell’amministrazione in carica, Maria Campisi.
L’intervento di Andrea Lancia, in particolare, è stato durissimo, soprattutto verso il gruppo “Dipende da noi”. Lancia ha affermato: “Il gruppo Dipende da Noi, con un’azione di bassa politica denigratoria, che definirei irrispettosa del mandato popolare, ha minato la serenità del Sindaco, spingendolo verso scelte autoritarie, che nulla hanno a che vedere con i principi e gli ideali condivisi dal Movimento civico di cui lo stesso Sindaco è espressione politica ultradecennale. La storia ci insegna che quando la politica si piega alla logica del potere, la democrazia vacilla e la comunità ne soffre. Caulonia, mi duole constatarlo, è nuovamente vittima di questa logica perversa di accentramento del potere.
Officina delle Idee l’aveva combattuta ed aveva vinto, rispettando la promessa fatta ai cittadini.
In cosa consiste il mio disappunto e dissenso politico? In due semplici interrogativi: A sei mesi (+ tre di trattative) dal rimpasto, quale è stato il rilancio amministrativo? Quale è la pace sociale e attraverso quale indicatore la si può misurare? Sappiamo già tutti la risposta”.
Si è subito compreso, durante l’intervento di Lancia, che dalle parti della maggioranza ci si aspettava un distinguo sul voto al bilancio da parte dell’ex vicesindaco, ma non una reprimenda così forte ed incisiva, che ha messo il dito in una piaga ancora aperta: l’atteggiamento di “Dipende da noi”. Il gruppo, una volta escluso dalla giunta comunale subito dopo le elezioni, è andato all’attacco dell’amministrazione Cagliuso con forza ed insistenza, per poi cambiare totalmente opinione dopo il rimpasto.
Così si è espresso Andrea Lancia: “A voi, colleghi del gruppo “Dipende da Noi”, rivolgo il seguente appello: è questo il vostro modo di intendere la politica? È questo il rispetto che avete per la volontà popolare? È questo il vostro lascito per Caulonia?
Avete scambiato il consenso democratico con l’arroganza del potere, la critica costruttiva con la maldicenza, il confronto leale con l’attacco personale. E quanto dico, è riscontrabile in tutti gli articoli da voi pubblicati sin dal giorno dopo il risultato elettorale, e che, di punto in bianco, sono scomparsi il giorno dopo il rimpasto di giunta.
Un gruppo politico maturo avrebbe dovuto analizzare il voto dei cittadini, interrogarsi sul risultato, e, riproporre le proprie idee in modo più convinto ed incisivo, nel rispetto del principio di lealtà politica.
Invece no! Con l’avallo di un Sindaco sempre più piegato a forziste logiche a cui non è riuscito ad opporsi, il vostro intento è stato correre verso la poltrona, a tutti i costi ed a qualunque costo, anche con la volontà di distruggere questa nuova compagine amministrativa che era riuscita a dare speranza a questo paese. Si! Perché, e non smetterò mai di ricordarlo, Officina delle Idee ha rappresentato l’alternativa per questo paese”.
Lancia ha poi parlato di “accentramento del potere” e “democrazia imbavagliata”, usando queste parole:
“La logica dell’accentramento del potere ha imbavagliato la democrazia di Caulonia. Non erano questi i principi su cui si sono costruite le relazioni per la costituzione della lista Caulonia Riparte. Qualcuno ha tradito e ad averne la peggio sono e saranno solo i cittadini, a loro volta traditi.
Giammai avrei voluto assistere a un tale evento. Nel mio paese, il paese della tutela dei diritti, il paese dell’accoglienza, il paese della fratellanza, il paese degli ultimi, il paese della Repubblica Rossa, non doveva succedere nuovamente.
Al gruppo “Dipende da Noi”, dico ancora: bene! Avete conquistato il potere, lo scenario politico è tutto vostro, avete messo sotto scacco l’amministrazione. I miei complimenti, adesso lavorate.
Il bilancio di previsione che oggi si discute e si presenta alla comunità non è un atto di programmazione, ma è il vostro sigillo, il vostro marchio di qualità sull’immobilismo e sulla chiusura politica. Narra il vostro evanescente operato di questi sei mesi, più tre di trattative ed il resto di capricci.
Colleghi consiglieri, cittadini di Caulonia, non posso votarlo. Non voglio assolutamente votarlo.
Perché, per quel poco che possa valere la mia azione politica, non permetterò che l’ingiustizia e l’arroganza del potere calpestino la dignità di Caulonia”.
Di fronte a questo terremoto politico sono stati necessari alla maggioranza lunghi minuti per metabolizzare quanto era appena avvenuto. L’assessore Frajia ha improvvisato una difesa di “Dipende da noi” alla quale è seguito un ulteriore intervento di Lancia che ha rincarato la dose.
Il Sindaco Cagliuso, dopo avere lungamente attaccato la minoranza, ha provato a riconquistare il voto di Maria Campisi al bilancio, senza però riuscirci. Ed ha poi chiesto alle componenti della sua maggioranza di frenare, di ricomporre i dissidi. Ma difficilmente verrà ascoltato. Sembra improbabile che “Dipende da noi”, che ormai è difficile distinguere da Forza Italia, possa restare in silenzio senza replicare, alimentando così un vortice di scontro che potrebbe portare a quella che la capogruppo della minoranza, Luana Franco, ha definito “implosione della maggioranza”.
Rinnoviamo Caulonia ha chiesto le dimissioni del Sindaco.
Il bilancio è stato approvato per un solo voto in più, la maggioranza torna ad essere risicata e il rafforzamento dell’amministrazione che il sindaco Cagliuso sperava di ottenere tramite il rimpasto di giunta si è rivelato effimero ed inconsistente.
Il consiglio di ieri è stato un momento di svolta nella vita politica di Caulonia.