Violi: “È un periodo di grandi cambiamenti globali, non sempre in meglio”

Violi: “È un periodo di grandi cambiamenti globali, non sempre in meglio”

di Francesco Violi

E’ un periodo di grandi cambiamenti, non sempre in meglio, sia in ambito italiano ma anche internazionale. Il nuovo Presidente americano  fa lo slalom tra dazi, espulsioni degli irregolari, pretese territoriali in Alaska o a Panama, missioni di pace tra Ucraina e Russia, e in Medio Oriente, (salvo alle volte di ritornare su i suoi passi quando si rende conto che  ha esagerato).  Già le trattative di pace sarebbero per lui un grande successo se portassero a  risultati concreti  ma  pretendere di deportare i palestinesi fuori dalla striscia di Gaza per liberarla dalle macerie e trasformarla in una specie di resort è un’idea proprio folle! Perché non pretendere invece, dopo il rilascio degli ostaggi, il disarmo e l’espulsione dei combattenti di Hamas in modo da consentire  ai palestinesi di formare un governo, non guerrafondaio, in uno “Stato” la  Palestina ( Gaza e  Cisgiordania, senza la colonie abusive israeliane)?

In Italia abbiamo i problemi nostri, prima di tutto economici, salari bassi, mancanza di adesione alle direttive europee in materia di conversione energetica, smaltimento inefficace dei rifiuti indifferenziati, industria in recessione, alto prezzo dell’energia, taglio dei fondi di sanità, scuola e infrastrutture, per favorire l’acquisto di armi di difesa (30 miliardi), per ammodernare l’esercito italiano, probabilmente per fare un piacere all’America grande produttore,  più che per reale necessità, mentre Trump mette dazi sulle merci europee. (l’unica nota positiva è che si comincia a parlare di una difesa comune europea);  debito pubblico sempre più alto anche a causa di scelte scelerate che hanno ridotto le tasse ai  grandi gruppi bancari, alle lobby dell’energia  e agli stipendi alti con l’introduzione della flax tax, che proprio costituzionale non è! Ma per dirne una i nostri governanti sono impegnati a respingere i Migranti, quale fosse il primo e unico problema dell’Italia, – per la sicurezza- , dicono, e distinguono  tra migranti irregolari e flussi regolari (che non esistono). Deportazioni in Albania, con i plauso della Comunità Europea, dice Piantedosi, notizia non vera, ovviamente, perché la comunità europea non condanna ma è preoccupata affinché vengano rispettate le normative in materia di accoglienza e di eventuale espulsione. Non sarebbe più conveniente trattenere temporaneamente  e identificare i nuovi arrivati in qualche struttura italiana per esaminare eventuali domande di asilo e prendere le decisioni se espellerli o permettere loro, in accordo con altri paesi europei di raggiungere eventuali parenti o  avviarli in un percorso di integrazione che possa portarli a coprire quei posti di lavoro che gli italiani non vogliono o non possono più fare perché troppo anziani? 

Ci sono enti no profit che già  si impegnano su questa strada,  ma questo  non fa notizia, non porta voti alla compagine governativa . Tanto, stando alle loro previsioni,  governeranno per sempre quindi  faranno le “riforme” reazionarie che vogliono.  Hanno messo alla guida di Confindustria un certo Orsini che non ha idea di conversine energetica cerca di aggrapparsi ai motori termici forse per sostenere i suoi amici petrolieri, più che per la sopravvivenza dell’industria italiana, mentre il mondo va da tutt’altra parte;  in materia di energia pretende il ritorno al Nucleare sostenuto anche da Calenda ( che non si sa da che parte sta: all’opposizione o al governo? ) . Senza entrare in dettaglio se opportunamente gestite le risorse rinnovabili e l’idrogeno sarebbero sufficienti a rifornire, già adesso, il paese di tutta l’energia di cui ha bisogno a prezzi convenienti per l’industria e per i cittadini. Intanto continua la battaglia contro i giudici  “ politicizzati” e contro la Corte Penale Internazionale, colpevole secondo la farneticante giustificazione del  ministro ( ed ex Giudice ) Nordio, di aver inviato un dossier formalmente confuso per l’arresto e l’intrattenimento del criminale libico Almasri, per cui è stata presa la decisione di liberarlo e riportalo con tutti gli onori in Libia. Perché non  ammettere invece che, nonostante la situazione caotica esistente nel paese africano, ci sono molti interessi dell’Italia  tra migranti e società energetiche che operano in loco quindi non si vuole creare un caso politico? Ammetterlo potrebbe essere imbarazzante, ma gli Italiani capirebbero. La verità è che stanno cadendo ad uno ad uno gli equilibri e le regole internazionali a faticosamente costruiti negli anni con accordi per il rispetto della sovranità delle nazioni, cade il modello di globalizzazione di cui si parlava nel primo decennio del nuovo secolo, ogni nazione nella paura di perdere i privilegi cerca di fare da se chiudendosi a riccio, senza solidarietà verso quelle più povere, se non per lo sfruttamento delle risorse per il proprio tornaconto. La nuova amministrazione americana è maestra in questo, accusa l’Europa di deriva autoritaria, mentre  tra le sue file mette un certo Musk, che, viste le sue amicizie politiche con ambienti di estrema destra, non è certo democratico e popolare.     Intanto la Russia accusa l’ Europa di essere nazista, mentre la repressione nel suo territorio non permette  alcun dissenso e di fatto esiste solo un partito e una  versione degli avvenimenti e di visione del mondo. 

Forse tra despoti Trump e Putin, visto che la pensano allo stesso modo, troveranno un nuovo equilibrio e un accordo per la pace, pace armata probabilmente, ma i dubbi rimangono perché con le aspirazioni di egemonia in cui entra a far parte anche la Cina con il suo strapotere economico, sarebbe una condizione precaria. Intanto tutti , Americani , Russi , Cinesi sembra che tirino  contro l’Europa per il fallimento del suo progetto di integrazione politica economica e sociale aiutati dai franchi tiratori interni dei partiti “populisti” come la Lega. In realtà l’esclusione per ora dell’Europa da trattative di pace tra Trump e Putin è dovuta alla mancanza di un soggetto, un leader unico che la rappresenta con una visione unitaria sulle questioni internazionali, insomma è un problema politico interno all’Europa stessa!   

D’altra parte la  visione che le grandi potenze hanno, attualmente,  del mondo non è certo quella del rispetto reciproco fra le nazioni ma vogliono sostanzialmente imporsi con la forza  su quelle più deboli. Oggi gli equilibri si stanno spostando verso oriente  mentre prima era sostanzialmente l’America a dettare le regole, ma sostanzialmente ci sono molti paesi, specie in Africa, dove anche a causa dei cambiamenti climatici, la vita diventa sempre più insostenibile, indipendentemente dal regime che li governa, questo porta a migrazioni e a conflitti spesso dimenticati: nessuno paese terzo cerca di risolvere i problemi anzi spesso si alimentano i conflitti con il commercio illegale di armi. In occidente ci si accorge dei problemi quando qualcuno compie attentati terroristici in nome di qualche fantomatico gruppo che prende spunto da credenze religiose legate all’Islam ma in realtà  sono le differenti condizioni economiche e culturali rispetto agli stili di vita occidentali in cui si dovrebbe inquadrare questo tipo di azioni. Tentare di comprendere a monte le ragioni profonde di  tali azioni per risolvere i problemi potrebbe  attenuare  il conflitti e le conseguenze, ma i paesi più ricchi non fanno quasi nulla in tal senso e ultimamente  tendono a trascurare sempre più queste problematiche per interessarsi solo delle questioni interne a ciascun paese, respingendo anche le spinte migratorie che certe disparità generano. Tornando a noi  anche all’interno della  nostra  nazione ci sono delle disparità di trattamento tra zona e zona .

I governi  di destra non ritengono importanti settori strategici per investire sulla “sicurezza” (cosa intendono per sicurezza non lo hanno mai chiarito perché non lo sanno neanche loro ) .   Intanto sono sempre meno gli investimenti per il sud e la Calabria in particolare: si parla di alta velocità sulla linea tirrenica ma non c’è neanche un progetto condiviso, si annunciano investimenti per la 106 ma riguardano il tratto Sibari- Catanzaro, si parla elettrificazione della linea ionica, che è a binario unico,  da Catanzaro a Roccella. Per i pendolari non cambierebbe nulla in quanto la linea è già percorsa da treni ibridi ( a batteria). Di raddoppio dei binari,  che permetterebbe un aumento delle corse, non se ne parla.

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