Maria Elisabetta Cannizzaro: “A Focà di Caulonia si è abbandonato un progetto ambizioso”
Ieri l’ex sindaco di Caulonia e segretario del circolo locale del Partito Democratico, Caterina Belcastro, ha diffuso un comunicato stampa col quale ha accusato l’amministrazione di Franco Cagliuso di avere abbandonato alcuni progetti sociali avviati dalla sua amministrazione nella frazione di Focà, come lo spazio gioco “Il sorriso”.
L’associazione culturale Mattanusa, che attualmente ha come sede gli spazi che in precedenza erano adibiti a Spazio Gioco, ha replicato duramente parlando di “strumentalizzazioni politiche”.
Nel dibattito seguito sui social è intervenuta anche l’ex consigliere comunale Maria Elisabetta Cannizzaro, rispondendo in questo modo alle polemiche dell’Associazione Mattanusa: “Io non entro in merito alla legittima richiesta di concessione da parte di un terzo né lo ha fatto l’ ex sindaco Belcastro, rivendicando un importante spazio pensato e realizzato per i piccoli di questa comunità”.
Ha poi scritto il seguente commento:
“In questi giorni si è parlato di progetto Paese… bene, da amministratrice di Caulonia (Sindaco Belcastro 2017/2022) nella mia visione di Paese un posto importantissimo hanno avuto le politiche sociali. Grazie alla competenza dell’ esperta in servizio, allora, all’ ambito sociale, siamo riuscite a recuperare il fondo Pac. Per anni non si era progettato nulla viste le difficoltà in cui i nostri comuni versano….noi ci riuscimmo!!! Il 15 ottobre 2020 il distretto avrebbe perso definitivamente il finanziamento…la sera del 14 ottobre l’ arch Naso alle 19:00 circa ci raggiunse, da Caulonia, negli uffici del distretto per apporre l ultima firma necessaria. Si realizzava , così , il primo nido comunale “Il Sorriso” e lo spazio gioco “Il Sorriso”. All’ appello mancava solo la sezione primavera per completare la realizzazione di tutti gli spazi volti alla crescita ed allo sviluppo dei piccoli, sin dai primi mesi. Ho seguito i lavori del cantiere, ho scelto i colori degli ambienti, ho affisso personalmente le insegne con gli insostituibili dipendenti comunali e le assistenti sociali, educatrici e psicologhe, sempre in prima linea; credevo che uno dei tasselli più importanti per una comunità fosse stato fissato.
Oggi apprendo che non è così, che si è abbandonato un progetto ambizioso. Credo sia un grande, immenso errore. Sono questi i progetti che hanno ricadute positive sul territorio, in termini economici e sociali. Sono posti di lavoro, sono opportunità per le famiglie, sono opportunità per le mamme di poter trovare lavoro sapendo che i propri figli sono al sicuro ed infine sono la più grande attenzione che possiamo dimostrare ai bambini sin dalla loro nascita.
Credo e ribadisco, ancora, che i progetti e le iniziative valide, quale che sia l’ amministrazione che le ha realizzate, sono il patrimonio di una comunità ed andrebbero esclusivamente consolidate.
Senza alcuna polemica ma con la delusione di chi si è spesa perché tutto ciò si realizzasse”.