Inchiesta ultras, Giuseppe Sculli: “Mai interrogato dalla Procura di Milano, con gli ultras non c’entro”

Inchiesta ultras, Giuseppe Sculli: “Mai interrogato dalla Procura di Milano, con gli ultras non c’entro”

Di Klaus Davi

INCHIESTA ULTRÀ: GIUSEPPE SCULLI, ‘MAI INTERROGATO DA PROCURA DI MILANO, CON ULTRAS NON C’ENTRO’
«Dalla Procura di Milano non sono mai stato interrogato. Per quale motivo mi dovevano interrogare? Mica ero un tifoso io e nemmeno lo sono, con gli ultras non c’entro. E nemmeno per la vicenda “Spumador”. Tutte le cose che scrivono o che dicono… Cioè, allora potrei pure dire che mi sono lanciato da diecimila metri…». Lo ha dichiarato Giuseppe Sculli, ex giocatore di Juventus, Genoa e Lazio, intervistato da Klaus Davi alla vigilia del processo con rito immediato che si terrà giovedì 20 febbraio e che vedrà imputati i tre esponenti della Curva Sud Christian Rosiello, Riccardo Bonissi e Francesco Lucci, fratello del capo ultrà Luca Lucci.

INCHIESTA ULTRÀ: GIUSEPPE SCULLI, ‘VICENDA CURVE SI SAPEVA DA ANNI, PERCHÉ ESPLODE SOLO ADESSO?’
“Boiocchi? Magari è venuto nel mio ristorante, mai avuto rapporti. Andrea Beretta? Lo conobbi all’Hollywood”

«Perché esplode solo adesso visto che è sempre stato cosi?». Intervistato da Klaus Davi alla vigilia del processo con rito immediato che si terrà giovedì 20 febbraio e che vedrà imputati i tre esponenti della Curva Sud Christian Rosiello, Riccardo Bonissi e Francesco Lucci, Giuseppe Sculli, ex giocatore di Juventus, Genoa e Lazio, ha commentato l’inchiesta della Dda di Milano sulle presunte infiltrazioni mafiose nelle tifoserie organizzate di San Siro. Sculli ha anche parlato di Vittorio Boiocchi e Andrea Beretta e dell’ipotetica frequentazione del suo ristorante: «Se sono venuti Boiocchi e gli altri, io non c’ero. Magari sono andati ma io non c’ero. È un posto pubblico, si può anche andare, ma io rapporti con questi non li ho mai avuti». Sculli ha anche detto di conoscere Andrea Beretta: «L’ho incontrato perché lavorava all’Hollywood e io da calciatore ci andavo a ballare. Lo incontravo ma solo per cose di campo, non mi interessava nient’altro. Cosa mai poteva dare Beretta a me o io a lui? Niente. Mentre Antonio Bellocco non l’ho mai incontrato, non lo conoscevo e non lo conosco».

INCHIESTA ULTRÀ: GIUSEPPE SCULLI, ‘ESCLUSO DA NAZIONALE SOLO PERCHÉ NIPOTE DI TIRADRITTO’. ‘CIAMPI? MI DISCRIMINÒ’
«Se non fossi stato il nipote di Tiradritto avrei potuto giocare in Nazionale ma non ci sono mai arrivato eppure eppure ci giocano delle pippe mostruose. Lo sanno tutti che sono nipote di Giuseppe Morabito, sono 20 anni che lo scrivono che sono suo nipote, che posso farci… Quando mi impedirono nel 2004 di andare al Quirinale, ricevuto dal Presidente Ciampi per la medaglia di bronzo alle Olimpiadi, la cosa mi ferì, fu una forma di discriminazione umana e sportiva: se invitano 17 giocatori e tu che sei il diciottesimo no, come ti sentiresti?». Lo ha dichiarato Giuseppe Sculli, ex giocatore di Juventus, Genoa e Lazio, intervistato da Klaus Davi.

INCHIESTA ULTRÀ: GIUSEPPE SCULLI, ‘ENZO ANGHINELLI VENNE AL MIO MATRIMONIO IN CALABRIA’
“Mai fatto da paciere tra tifoserie”

«L’ultrà Enzo Anghinelli venne al mio matrimonio in Calabria con suo figlio. Abitava accanto al ristorante dove andavo io e lo frequentava. L’ho invitato al matrimonio perché c’è stata un’amicizia, mi interessavo perché a lui piaceva il pallone, sono andato in confidenza e basta. Ma di quello che faceva o che fa non mi interessa, non ho bisogno né di Anghinelli né di nessun altro. Ma non è vero che ho fatto da paciere per tentare una mediazione nella curva del Milan, a me non risulta ‘sta cosa qua, fattela dire da lui, a me non si è mai rivolto nessuno. È inutile parlare di Anghinelli». Lo ha dichiarato Giuseppe Sculli, ex giocatore di Juventus, Genoa e Lazio, intervistato da Klaus Davi. E alla domanda di Davi se conoscesse Aldo Russo e Aldo Zaccagni (ndr: citati nell’inchiesta “Doppia Curva” secondo la quale ci sarebbero state tensioni fra lo stesso Sculli e Aldo Zaccagni), Giuseppe Calabrò detto “Dutturicchiu” e Mommino Piromalli, Sculli ha risposto: «Zaccagni chi, il giocatore? Conosco lui, nessun altro Zaccagni. Calabrò non lo conosco e non lo conoscevo. Aldo Russo sì lo conosco, certo che lo conosco, da almeno 25 anni, è il cognato di Paolo Maldini, lo conosco solo in ambito calcistico però. Mommino Piromalli non lo conosco».

INCHIESTA ULTRÀ: GIUSEPPE SCULLI, ‘IO NARCOTRAFFICANTE? FICARRA È UN DROGATO…’
«La vicenda di quel Ficarra, detto “Corona”, che mi avrebbe dato un chilo di droga, come volevi che finisse? In nulla. Ma secondo te, a uno come questo Ficarra che è andato in cura con psicofarmaci, drogato, è andato a disintossicarsi, è stato al manicomio, cosa gli dovevo rispondere? Che avevo bisogno di lui? Dai, non scherziamo…». Lo ha dichiarato Giuseppe Sculli, ex giocatore di Juventus, Genoa e Lazio, intervistato da Klaus Davi.

INCHIESTA ULTRÀ: GIUSEPPE SCULLI, ‘MAI FREQUENTATO IL RISTORANTE “I MALACARNE”‘
«Ristorante “I Malacarne”? Di gente di Platì? Chi è ‘sto Malacarne? No no, non so cosa sia, no». Lo ha dichiarato Giuseppe Sculli, ex giocatore di Juventus, Genoa e Lazio, intervistato da Klaus Davi, rispondendo alla domanda se fosse mai stato al ristorante “I Malacarne” di Cologno Monzese, ora chiuso, di proprietà del calabrese Rosario Calabria, finito in carcere, e frequentato, tra gli altri, dal capo ultras del Milan Luca Lucci. E a Davi che gli chiedeva se conoscesse Mommino Piromalli, Sculli ha risposto: «Non lo conoscevo e non ci siamo mai incontrati. Forse lui ha detto che mi conosceva, sai quante persone lo dicono? Io sono un personaggio pubblico, tutti dicono che mi conoscono perché mi hanno visto in televisione, mi hanno visto su tutti i giornali, sanno chi è la mia famiglia, però con me ‘sta gente non ha nulla da spartire».

INCHIESTA ULTRÀ: GIUSEPPE SCULLI, ‘CALABRIA TERRA BELLISSIMA, MA NON TORNERÒ MAI PIÙ A VIVERCI’
«Non tornerò mai più a vivere in Calabria. È una terra bellissima però lì che futuro potrei garantire ai miei figli? Cosa gli posso garantire, che vadano al bar, che si bevano la birra e che che giochino a carte dalla mattina fino alla sera? Questo non lo voglio». Lo ha dichiarato Giuseppe Sculli, ex giocatore di Juventus, Genoa e Lazio, intervistato da Klaus Davi alla vigilia del processo con rito immediato che si terrà giovedì 20 febbraio e che vedrà imputati i tre esponenti della Curva Sud Christian Rosiello, Riccardo Bonissi e Francesco Lucci, fratello del capo ultrà Luca Lucci.

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