Variante alla SS106 di Caulonia, Maria Campisi: “Serve un progetto unico che rispetti le esigenze del territorio”
Al Consiglio comunale congiunto del 16 gennaio 2025 con l’unico punto all’ordine del giorno riguardante la proposta di una nuova soluzione progettuale per la Variante SS 106, sono stata incaricata dal Direttore operativo dell’organizzazione di volontariato “Basta Vittime sulla SS 106”, l’Ing. Fabio Pugliese, a dare lettura di una sua missiva, di cui riporto alcune importanti considerazioni: “Credo fermamente che una comunità responsabile non possa sottrarsi alla necessità di ammodernare e mettere in sicurezza quella che tristemente è conosciuta come la “strada della morte”. (…) Mi auguro che il Consiglio Comunale si esprima in modo unanime, adottando decisioni chiare e forti che facciano comprendere ad Anas Spa l’inadeguatezza del loro operato nei confronti del Comune di Caulonia e del territorio circostante. Inoltre, è essenziale che il Governo Nazionale e Regionale siano sollecitati affinché la politica intervenga in maniera risolutiva, garantendo che interventi necessari e urgenti siano finalmente realizzati nel rispetto delle esigenze del territorio e salvaguardando sempre l’interesse generale”.
Mi associo alle considerazioni del Direttore operativo dell’organizzazione di volontariato “Basta vittime sulla 106” e alla richiesta di revisione del tracciato Anas da parte dell’intera comunità.
Vorrei ringraziare tutti coloro che si sono spesi per la realizzazione del Consiglio comunale congiunto, a partire dal Presidente del Consiglio, Sindaco e amministrazione di Caulonia, Sindaci e consiglieri tutti e Comitato spontaneo 106 con il quale stiamo portando avanti una sensibilizzazione dei cittadini sulla problematica, una raccolta firme e una petizione online per ottenere la realizzazione di un’opera utile; una strada “funzionale” e più a monte, come qualche giorno fa è stato espresso all’incontro informale con i vari soggetti del territorio: Presidente del Comitato dell’Assemblea dei Sindaci della Locride Giorgio Imperitura, Maurizio Baggetta per l’associazione Jonica Holiday, Francesco Macrì per il Corsecom, Aristide Bava e il dott. Ventra rispettivamente per il Lions e il Rotary, che ringrazio tutti per la disponibilità.
La nostra fascia jonica, grazie alla sua posizione geopolitica privilegiata, riveste un’importanza strategica, rappresenta la “frontiera del Mediterraneo”, ed è pertanto fondamentale che la nuova variante sia moderna e all’altezza delle sfide contemporanee. La proposta di una strada a 4 corsie, piuttosto che a 2, risponde alla necessità di garantire equità nelle caratteristiche di realizzazione ma anche un’infrastruttura adeguata all’importanza del comprensorio, capace di supportare un flusso di traffico maggiore e di favorire lo sviluppo economico e commerciale dell’area. E’ fondamentale che noi cittadini prendiamo coscienza del valore del nostro territorio perché solo attraverso un impegno collettivo e consapevole possiamo sensibilizzare le istituzioni politiche, sia a livello nazionale che europeo, affinché riconoscano, attraverso finanziamenti strategici, le specificità dei nostri territori.
La Variante alla SS 106 è un’arteria importante, già se ne parlava oltre vent’anni fa della necessità di una strada più moderna che andasse da Melito-Bova fino a Soverato, tanto che inizialmente era stata inserita nei PRG dei vari comuni interessati. Poi, con l’estinzione dei finanziamenti quest’opera si è bloccata. Oggi, nel 2025, si ricomincia da Caulonia, ma ci viene proposta una prosecuzione del tutto inadeguata e diversa da ciò che finora era stato realizzato. Una “circonvallazione” di tipologia C1, cioè a 2 sole corsie, una per senso di marcia, è una soluzione che assolutamente non è in linea con la Variante alla SS106. Non si può imporre un’opera del genere dopo che gli interventi finora realizzati rispettano la tipologia stradale a 4 corsie. Non serve una circonvallazione, serve un reale prolungamento della Variante SS 106 che passi più a monte e dia respiro ai borghi e all’entroterra. I soldi pubblici si devono spendere in modo utile e funzionale opponendosi ad un progetto impattante redatto sulla base della copertura economica. Con il tracciato proposto da ANAS non si garantisce alcun servizio e non si apporta alcun valore aggiunto al territorio. Serve pertanto un progetto unico, un master-plan generale che dia certezza di un tragitto da Caulonia, proseguendo dallo Svincolo di Canne, fino a Catanzaro, che si configuri come attrattore per gli imprenditori e per tutti i soggetti economici e turistici che potranno in tal modo operare per la crescita del territorio.
Consigliere di Caulonia – Maria Campisi