“Se l’occupazione cresce, tutto va bene”: la riflessione del Prof. Violi sul governo Meloni
Guardare un solo aspetto del risultato delle nostre azioni e vantarci che la nostra opera sia la migliore possibile è molto facile. Oggi assistiamo ad una deindustrializzazione e ad una crescita praticamente nulla del PIL della nostra Nazione che è in corso ormai da quando si è insediato questo governo che ricalca le linee dei governi Berlusconi che, nella sua sciagurata permanenza da leader, si è interessato solo alle leggi “ad personam” che dovevano tirarlo fuori dai suoi guai giudiziari trascurando i problemi degli Italiani. Oggi il governo, che grazie ad una legge elettorale iniqua vanta di un’ampia maggioranza, va avanti a furia di decreti su temi che alla maggioranza degli Italiani non interessano proprio o meglio non servono. Diciamo che alle leggi “ad personam” hanno sostituito le leggi “ ad personem” che tendono a favorire i colletti bianchi di cui gli esponenti stessi del governo fanno parte assieme alla cerchia di amici privi di scrupoli ma soprattutto ignoranti, più o meno consapevoli, se molte di queste leggi non passano all’esame della Consulta. I primi obiettivi sono i giudici per cui si demolisce il sistema giudiziario, ma anche quello investigativo. Il secondo obiettivo è la sanità. Si vanifica lo sforzo di quel personale sanitario che si è sacrificato durante la pandemia per salvare vite umane ( molti operatori ci hanno rimesso la vita) riabilitando i no-vax, a cui sono state cancellate le multe, i quali sono paragonabili ai terrapiattisti: esseri che non credono alla scienza e negano persino l’evidenza. Il terzo obiettivo sono i giornalisti si cerca di mettere un bavaglio, si comincia con una legge che vieta di pubblicare le motivazioni di una sentenza pronunciate dai giudici cioè con il linguaggio specifico. Possiamo continuare con il fisco, si vuole a tutti i costi ridurre le tasse per alcune categorie di lavoratori, come promesso in campagna elettorale, ma per fare questo bisogna far emergere gli evasori totali che complessivamente causano mancati ricavi per 80 miliardi l’anno, perciò hanno inventato un cosiddetto “concordato fiscale” che però non ha avuto il risultato sperato.
Intanto si fanno molti condoni fiscali con buona pace per quelli che le tasse le hanno sempre pagate.
Negli ultimi anni il potere di acquisto degli Italiani si è ridotto (7% negli ultimi dieci anni) ciò significa che complessivamente siamo diventati più poveri e in questo ambito si colloca l’aumento della occupazione: lavorano più persone ma non aumenta la ricchezza, in poche parole non percepiscono una paga dignitosa.
La ricerca scientifica è stagnante con la riduzione dei fondi per l’Università, il CNR per l’industria ecc.
Ogni giorno i nostri governanti “ celebrano” i loro improbabili successi in cui mettono in evidenza questo “presunto” aumento dell’occupazione, e prendono in giro l’opposizione. Sempre le stesse cose .
Paladino di una riforma scelerata come quella dell’autonomia differenziata con la quale si vuole suddividere l’Italia in venti statarelli che potranno decidere autonomamente su moltissimi temi, Salvini insieme al suo amico Calderoli, ha trovato subito l’accordo e il sostegno vigoroso delle altre forze di governo. Salvo poi cha la Corte Costituzionale non abbia ritenuto illegittima, in alcuni punti la riforma, mentre la Cassazione ha dichiarato legittimo il referendum abrogativo totale proposto dalle opposizioni. La cosa ha fatto arrabbiare non poco la compagine governativa, ma cosa vogliono? Basti pensare che con la riforma dell’articolo quinto della Costituzione in cui si riconosce alle regioni l’autonomia sanitaria entrata in vigore nel 2001 ha portato al caos e mandato in tilt e in deficit tutta la sanità, specialmente al sud. Figurarsi ad avere venti scuole diverse, stipendi differenziali, venti sistemi giudiziari diversi che magari non collaborano per combattere il crimine … le mafie ringraziano. Si prevedono 20 protezioni civili, ciò significa che in caso di catastrofi come terremoti o alluvioni in una determinata regione le altre semplicemente si laveranno le mani. Bella prospettiva! Si potrebbe continuare… Ricordo bene come nel caso del terremoto in Italia Centrale i fondi destinati all’ammodernamento della 106 siano stati dirottati per finanziare la ricostruzione. Magra consolazione: non si potrà più fare. Non sono mai stati mai stanziati nuovamente i fondi per la 106 e la nostra regione, che ha contribuito allo sviluppo di altre con una massiccia emigrazione intellettuale e operaia, non troverà mai le risorse necessarie. Già la classe operaia, in Calabria non esiste più, se l’80% di quelli che vanno a votare votano destra: elenchiamo alcune possibili motivazioni: o sono tutti, quelli che sono rimasti, appartenenti ad una classe agiata e privilegiata, delinquenti a parte, che non ha certo il problema di arrivare a fine mese, oppure lo fanno per una sorta di paternalismo, ( o maternalismo verso la Premier) un affidamento totale verso il governo certi che sta facendo di tutto per risolvere i loro problemi e prima o poi ci riuscirà, al diavolo la democrazia, chi se ne frega? Altro che patriarcato di cui si parla tanto a causa di episodi gravi, che si cerca di riassumere in un contesto comune che, probabilmente, non hanno!
Quindi chi sostiene l’agricoltura che è l’unica voce con la quale la nostra regione contribuisce al misero 1% del PIL ? E’ semplice ci sono gli stranieri che lavorano più o meno regolarmente ma non votano , o meglio voteranno tra 30 anni quando otterranno la cittadinanza pertanto i partiti di destra possono star tranquilli e la loro egemonia continuerà per molti anni e può attingere anche su una categoria di persone che chiameremo
“falsi ricchi”, persone che vivono alle soglie della sopravvivenza ma votano a destra perché sperano di fare il salto di qualità e diventare benestanti. La stessa cosa è successa in America quando hanno votato per Trump intere categorie di persone insoddisfatte, sperando di cambiare la loro condizione sociale. Migliorare il proprio stato sociale è come vincere alla lotteria: ci riuscirà solo uno su centomila e non per merito di chi sta al potere!
Si parla tanto di manovra finanziaria dove una fetta delle magre risorse sono state dirottate verso gli armamenti , con grande disappunto dei progressisti dell’opposizione, levandole da settori più vicini ai cittadini come la sanità, la scuola, transizione energetica, sostegno all’industria in declino. Ma le cose che fanno più discutere sono l’arroganza con cui la Premier parla del suo operato, non ammette mai errori, non parla mai di ciò che proprio non va bene, si ostina a ritenere una grande opportunità l’idea, già ampiamente fallita, del centro di detenzione dei migranti in Albania: “per combattere la mafia dell’immigrazione” dice lei, mentre la mafia, quella vera, fa affari d’oro indisturbata con la droga e con gli affari loschi che ormai permeano tutti i settori economici del paese. Comunque riteniamo che i migranti sono le vittime dei trafficanti, scafisti e organizzatori. Nel centro abanese verrebbero “punite”, appunto, le vittime non gli autori del crimine, come si può pensare che in questo modo si possa limitare o sconfiggere l’immigrazione clandestina? La compagine governativa non è il governo di tutti ma di quelli che hanno votato per formarlo, che hanno votato destra insomma; gli altri devono essere combattuti e contraddetti per principio in una sorta di campagna elettorale permanente e inspiegabile visto la forza e la stabilità, almeno per ora, di questa coalizione che quindi può fare le riforme che ritiene più opportune. Peccato che i provvedimenti presi non vanno nella direzione e negli interessi di tutti i cittadini, non hanno un piano per lo sviluppo economico ne tantomeno sociale; sono totalmente disorganici e rispondono solo in modo demagogico ad interessi di partito talvolta in contrasto persino con i principi Costituzionali. Eppure, per una volta tanto, non bisogna guardare molto lontano per capire come si fanno gli interessi dei cittadini tutti, anche quelli che sono all’opposizione: il presidente della regione Calabria, Occhiuto, in contrasto agli interessi di partito, si è schierato contro l’autonomia differenziata, ha rilanciato, tra altre cose, l’aeroporto di Reggio, che era a rischio chiusura, con una serie di tratte nazionali e internazionali che lo hanno lo ha collocato primo in Europa come incremento di passeggeri, a dispetto delle classifiche sulla qualità della vita che hanno posto Reggio ultimo. In poche parole, il presidente Occhiuto ( e non Salvini come scrive qualcuno) ha fatto anche qualcosa di buono nell’interesse dei cittadini indipendentemente dal fatto che la giunta comunale di Reggio è di sinistra. Certo attorno all’aeroporto bisogna fare una serie di piccoli interventi per renderlo più accessibile specie agli utenti che provengono da Messina e provincia, per migliorare l’accoglienza con strutture di ristoro e servizi igienici adeguati, ma siamo sulla buona strada. Comunque faccio gli auguri al Presidente per una pronta guarigione dal grave problema di salute che lo ha afflitto e, anche se non l’ho votato, credo che la sua azione sia condivisibile almeno per il 30% . Il paragone con il governo centrale è improponibile: di tutti le leggi e i decreti presi, l’opposizione può condividere non più dell1% . Tanto per citare uno, la stretta sui monopattini a motore che, se presa alla lettera, cancellerà di fatto questo tipo di mobilità pericolosa quanto inutile dalle nostre città!
Francesco Violi