L’Antico Egitto nell’immaginario collettivo: dalle piramidi all’intrattenimento digitale
L’Antico Egitto affascina, con i suoi luoghi e le sue storie, un ampio numero di persone fin dalla notte dei tempi. Parliamo di una terra ricca di suggestioni e protagonista di diverse pellicole cinematografiche: non a caso è una delle mete più gettonate anche dal punto di vista turistico. Nel Belpaese la cosiddetta Egittomania ha preso forma a Torino – attuale sede del Museo Egizio, uno dei più importanti del mondo – già nel Cinquecento, quando fu rinvenuta una statua di Iside, a conferma dell’origine egiziana della futura prima capitale italiana. Da allora l’interesse verso il Paese dei Faraoni si è esteso all’Europa e al contesto internazionale, trovando forme ed espressioni sempre nuove, convogliate negli ultimi anni in quello noto come intrattenimento digitale.
L’ossessione per l’Antico Egitto nella cultura occidentale
La civiltà egizia è passata alla storia grazie al rinvenimento di diversi tesori rimasti nascosti per migliaia di anni: dalle Piramidi, passando per la Sfinge, sovente raffigurata all’interno delle stampe europee con sembianze di donna, ecc. ecc… Anche il legame di Torino con l’Antico Egitto ha trovato riscontro in molteplici opere, a cominciare dalla Historia dell’Augusta città di Torino di Emanuele Tesauro. Il mito di Iside e Osiride fa invece la sua comparsa ufficiale, nell’arte, negli affreschi del Pinturicchio conseguiti presso gli appartamenti vaticani del Papa. I viaggi verso l’Antico Egitto sono aumentati nel tardo Settecento, quando il “culto della civiltà egizia” ha iniziato a diventare un fenomeno di massa e di costume. Lo confermano Il flauto magico di Mozart, le statue in stile neo-egizio che si trovano a Versailles e Fontainebleau, nonché a Villa Borghese.
Grazie ai ritrovamenti effettuati durante l’inizio dell’Ottocento il Louvre vanta attualmente un’ampia raccolta di reperti degni di nota: non deve quindi stupire che diversi illustri egittologi siano originari d’Oltralpe. Altra testimonianza interessante dell’Egittomania sono gli elementi tipici dell’Art Nouveau, capaci di dare nuova vitalità a un Occidente in cerca di ispirazione. La scoperta della Tomba di Tutankhamon ha rilanciato ulteriormente l’ossessione per l’Egitto (1922), così come il successo dei romanzi di Agatha Christie.
L’Antico Egitto oggi: tra Hollywood e intrattenimento digitale
Poteva forse non trovare spazio l’Antico Egitto all’interno della produzione cinematografica di Hollywood? Assolutamente no: dalle pellicole della Disney passando per i kolossal come I dieci comandamenti, Cleopatra e La Mummia, solo per citarne alcuni, non mancano i film diventati iconici.
L’Antico Egitto ha fatto da sfondo anche a diversi fumetti tra cui uno dei più riusciti del Belpaese: parliamo di Martin Mystère, realizzato per Sergio Bonelli Editore da Alfredo Castelli e Giancarlo Alessandrini.
E arriviamo quindi all’intrattenimento digitale, dove l’Egittomania riscuote altrettanto interesse, in particolare all’interno delle slot machine. Tra i format a tema Antico Egitto la selezione di slot Megaways si distingue per le grafiche originali e che riprendono gli elementi più iconici di un’epoca capace di lasciare il segno nella storia dell’uomo.
Non si tratta di un caso isolato, a conferma di come l’intrattenimento digitale abbia saputo trasformare il modo stesso in cui le persone interagiscono e il concetto di divertimento. Il tutto a fronte di un legame costante con il passato, di cui “l’ossessione per la civiltà egizia” rappresenta uno dei fattori di maggiore autenticità.
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