A Catanzaro un presidio per dire “Stop al genocidio in Palestina e alla guerra globale”
In Palestina il genocidio sta continuando, anche se non occupa più le prime pagine dei giornali. Lo Stato di Israele sta realizzando a forza di bombe e terrorismo di stato il suo progetto storico di imposizione della “Grande Israele” al Medio Oriente e al mondo. L’allargamento dei suoi confini in nome della “propria sicurezza” ha già portato all’annessione del Golan siriano, poi di Gaza e Cisgiordania ed ora anche di una parte del Libano, mentre in questi giorni bombarda la Siria e lo Yemen. Israele ha calato la maschera: dopo aver demolito ogni edificio, spezzato decine di migliaia di vite, e a loro dire eliminato ogni leader della Resistenza sia in Palestina che in Libano, non arresta la sua azione distruttiva, ma anzi la intensifica provocando una escalation senza limiti in tutto il medio oriente e rischiando di coinvolgerci direttamente nel conflitto. Una escalation che non ha e non si pone limiti, né questi gli vengono imposti dall’azione del diritto internazionale e delle organizzazioni che sarebbero predisposte a farlo rispettare.
Il silenzio dei media occidentali sulla guerra a Gaza ha il compito di silenziare le coscienze e di nascondere gli ormai oltre 45mila morti, dei quali 15 mila bambini e più di 100mila feriti, destinati a rimanere mutilati a vita. Rabbrividiamo al solo pensiero che già qualche mese fa l’autorevole rivista medica inglese The Lancet avesse pubblicato una lettera di tre propri ricercatori nella quale si indicava in 186.000 il numero di morti dirette e indirette a Gaza, ovvero una percentuale del 7-9% della popolazione totale della Striscia di Gaza. Cosa penseremmo se in Italia dovessero scomparire 4 milioni di nostri connazionali? Ma vi è di più! Il silenzio dei media occidentali ha il compito di negare ciò che ormai tutto il mondo ha sotto gli occhi: il genocidio del popolo palestinese. Netanyahu e Gallant sono criminali sanguinari e sterminatori ed è assolutamente doveroso l’ordine di arresto che la Corte Penale Internazionale ha emesso nei loro confronti
Possiamo affermare che lo stato sionista di Israele sta compiendo il crimine di genocidio contro il popolo palestinese per mezzo del proprio esercito, negando gli aiuti umanitari, condannandolo ad atroci sofferenze per fame, sete e malattie, oltre che per la guerra Il governo italiano e tutta l’Unione Europea, seguendo i diktat di Washington, non solo sono complici del genocidio ma anche dell’escalation in corso e corresponsabili nell’esporre anche i popoli europei al rischio di guerra. Dal Governo italiano e da tutti i governi della UE si ripete costantemente il ritornello del diritto di Israele di difendersi, ma questa non è difesa ma solo il rafforzamento della occupazione in danno dei palestinesi che dura da 75 anni. E contro un’occupazione così sanguinaria – tale da essere definita da Amnesty Inernational vero e proprio apartheid – tutte le modalità di resistenza sono legittime. Riaffermiamo con forza infatti il diritto alla resistenza dei popoli e in particolar modo a quelli esposti al colonialismo israeliano e sionista.
Il tutto con la complicità di USA e UE che, nonostante l’orrore di questi mesi, continuano ad appoggiare l’azione di Israele, a rifornirla di armi, a tenere su la sua economia. Un tale orrore non può che produrre ondate di indignazione popolare, rispetto alle quali la “democrazia” USA e UE risponde sempre di più con la repressione, negli USA impedendo preventivamente l’occupazione delle università, in Europa producendo leggi che mirano a mettere fuori legge kefiah e slogan… Il governo Meloni ha fatto proprie queste politiche di repressione – come nel caso della manifestazione vietata il 5 ottobre scorso a Roma – mantiene relazioni diplomatiche, politiche e commerciali con i sionisti al governo in Israele rafforzando così la politica annessionista e criminale di Israele che sta estendendo in tutta l’area e che sta portando il mondo ad un altro pezzo della terza guerra mondiale.
E che dire delle armi inviate ad Israele dalla Leonardo SPA, la più grande fabbrica d’armi d’Europa, partecipata al 30% dal governo italiano? Manifestare contro tutto ciò è fortemente coerente con i valori ed i principi dettati dalla Costituzione antifascista. Manifestare contro il genocidio è necessario perché oggi più che mai il silenzio è complice! Anche in questi momenti bui, chiediamo con forza l’avvio di un percorso di pace che deve prevedere la nascita di uno Stato di Palestina, lo sgombero degli insediamenti illegali, il rispetto delle risoluzioni ONU e l’avvio di trattative in cui non siano Usa e NATO ad essere arbitri, ma in cui possano intervenire tutti gli Stati interessati. Quello che occorre è una pace fondata sulla giustizia. E sotto occupazione non c’è né pace né giustizia. Invitiamo tutta la popolazione al presidio di Sabato, 21.12.2024 ore 17,00 Piazzetta della Libertà Catanzaro
CON LA PALESTINA NEL CUORE!
Cordinamento Provinciale Catanzaro a Sostegno del Popolo Palestinese