“La fine delle democrazie”: la riflessione del Prof. Violi dopo le elezioni in America

“La fine delle democrazie”: la riflessione del Prof. Violi dopo le elezioni in America

Riceviamo e pubblichiamo

Qualche giorno fa è stato eletto, con grande sconcerto, e con una maggioranza schiacciante il presidente americano. Dopo una campagna elettorale senza esclusione di colpi, Trump che a causa di numerosi procedimenti giudiziari a suo carico non doveva nemmeno candidarsi, ha sbaragliato l’avversaria.
Durante i numerosi comizi ha detto di tutto, screditando la Harris con affermazioni  false,  ha fatto promesse impossibili da realizzare sparando assurdità a raffica , promettendo agli americani sia ricchi che poveri qualche dollaro in più. E loro lo hanno premiato.   Sembra strano, ma un magnate come Elon  Musk lo ha sostenuto nella campagna elettorale, ma cosa hanno in  comune Trump e Musk , uno conservatore reazionario promotore dei combustibili fossili e contro le politiche per ridurre le emissioni, l’altro proiettato al futuro, vero pioniere, con le sue  idee, della mobilità elettrica,  e lanciato alla conquista dello spazio?
Forse la ricchezza, già le auto di Musk sono destinate ricchi quelli come loro, il resto della popolazione  non conta nulla per loro, ma vota  liberamente, democraticamente,  chi è più spregiudicato, antidemocratico e volgare. Sceglie insomma chi  rappresenta solo se stesso, sceglie chi non rappresenta tutti o la maggioranza della popolazione.  Sceglie i poteri forti, i ricchi e privi di scrupoli,  fosse   l’ultima volta che vota in modo libero: decisamente la democrazia di un grande paese come l’America è in declino.

Altri attori si sono affacciati nella scena mondiale  negli ultimi anni da una posizione di forza: la Cina con la sua economia dinamica che ormai occupa quasi tutti i mercati, la Russia che a suon di guerre di conquista,  incurante delle perdite umane e delle sofferenze, anche della propria popolazione, che provoca. E poi l’India , il Brasile, il Sudafrica, la corea del Nord, tutti regimi non proprio democratici dove i diritti valgono per una parte della popolazione ( i ricchi)  mentre il resto sopravvive.
Tutti i leader di questi paesi hanno gioito per l’elezione di Trump, si sentono in sintonia con lui perché sostanzialmente la pensano come lui. Si parla persino di pace in Ucraina e in Medio Oriente, che potrà essere ottenuta rapidamente con la mediazione Americana! E’ vero che il presidente Biden è stato forse il peggiore della storia, almeno per quanto riguarda le relazioni internazionali, per cui anche un presidente oltranzista e spregiudicato viene visto con sollievo, ma “se non puoi sconfiggere il nemico fai si che sia tuo amico” ( la frase è stata attribuita a Giulio Cesare), così Trump si getta nelle mani di quelli che fino a poco prima erano i suoi nemici.   
Mentre l’Europa, pur avendo preso una posizione netta sui principali conflitti in corso, non decide ed è incapace di mediare perché ormai nelle mani di governi autoritari,  di vedute opposte fra loro, che coltivano il proprio orticello e ripudiano da una politica comune, In tal modo è impossibile individuare una autorevole  delegazione che rappresenta tutti  gli stati membri.

Ormai molti stati europei sono in bilico e presto saranno governati da regimi autoritari ,  “sovranisti” e nazionalisti , lo stesso disegno politico  dell’Unione Europea è  in regressione. Paesi importanti come l’Italia, l’Ungheria, l’Olanda, l’Austria sono saldamente in mano a governi di destra, la Francia ha rischiato grosso, la Germania sarà preda delle destre estreme alle prossime elezioni. Insomma i regimi democratici spariranno presto anche in Europa e presto riaffioreranno le divisioni e svaniranno i sogni di concordia e di pace tra le popolazioni del nostro continente che i nostri padri hanno faticosamente portato avanti.  Tutto il mondo è preda di una deriva autoritaria ormai.
A chi gioverà tutto questo?
Ad una piccola parte della popolazione, quella che ha in mano la finanza, l’economia, e il potere politico, il resto non conta. Essi decidono che tipo di carburante usare per le nostre vetture , che contestano l’abbandono della produzione di motori termici entro il 2035,  sono in accordo con paesi come la Russia, grande esportatore di combustibili fossili, (riteniamo che la vera causa della guerra in Ucraina  sia stata il tentativo, riuscito, di far fallire la “decarbonizzazione” in atto da tempo), poco importa se con le attuali emissioni di gas serra al 2035 non ci arriveremo in buona salute, flagellati da alluvioni e siccità che interessano spesso territori limitrofi. Vedi la Sicilia. Piove da mesi a ridosso della costa mentre le montagne dove si dovrebbero ripristinare le riserve idriche rimangono l’asciutto. Anche la Calabria meridionale rimane senza pioggia  ad un tiro di schioppo dalle coste siciliane tanto da essere in carenza idrica ad autunno inoltrato. Immaginiamo la prossima estate!
Svaniscono i buoni propositi della globalizzazione intesa come libero scambio di merci beni e servizi che ogni stato dovrebbe mettere a disposizione degli altri secondo le propria capacità e attitudini, riemerge lo spettro del “protezionismo” l’imposizione di dazi contro l’importazione di merci che non gioverà a nessuno, anzi vista la concentrazione di guadagni maggiori nelle mani di pochi, penalizzerà la gran parte della popolazione che ha sempre meno potere di acquisto.

Difendiamo la nostra industria, dicono i leader autoritari, incuranti che nessuno compra più veicoli nuovi perché l’”ibrido” non conviene mantenerlo mentre l’elettrico costa troppo. E la mancanza di ordini affossa l’industria in recessione da due anni. Ma risponde il “Leader della Lega” abbiamo il più alto tasso di occupati di sempre, mentre si scaglia contro i giudici “sporchi comunisti”, e se qualcuno gli fa notare che l’aumento degli occupati corrisponde ad un aumento anche  di coloro che non riescono ad arrivare a fine mese per gli stipendi troppo bassi dice: “ non si possono garantire a tutti questi  stipendi alti…”  E’ quello che non avemmo mai voluto sentire, alti no ma dignitosi si! Lui pensa ad altro:  è impegnato a difendere l’Italia dall’”invasione”  di migranti irregolari assieme alla Presidente del Consiglio con azioni strampalate  e tentativi di deportazione costose e senza senso, “sono queste le cose che interessano gli Italiani pensano” sarà per questo che chi dissente non va più nemmeno a votare… Provi a difendere l’Italia invece  dal tentativo di ingerenza dell’uomo più ricco del mondo , Musk  quando scrive, a proposito dei giudici che applicano i principi della Costituzione e le norme europee, che devono essere cacciati. Nemmeno una parola, e meno male che c’è il Presidente a condannare questa affermazione come un grave tentativo di eversione!  Qualcuno pensa che con i soldi si può comprare tutto…

Concludiamo con una lezione di Roberto Vecchioni che prima di essere famoso come cantante è stato insegnate di letteratura e storia in una scuola superiore, insegnamento continuato fino alla pensione.
“Il fascismo è una costola del suprematismo come lo è il nazismo, il colonialismo in Africa, la strage degli Indiani in America… Il suprematismo è l’idea di un gruppo di uomini  di essere più intelligenti, più bravi, più giusti, gli altri non contano minimamente…Questo è il concetto che dobbiamo combattere !”Direi che ci siamo dentro fino al collo, bisogna svegliarsi non rassegnarsi all’idea che un gruppo possa condizionare le nostre scelte solo perché ha più soldi e si è impadronito del potere più che con il carisma, con l’inganno, specchio della propria ignoranza, che a lungo andare porterà solo conflitti e divisioni non ad un mondo migliore. O forse   non siamo in grado di discernere tra il bene e il male, abbiamo perso  a causa di una scuola stanca e priva di risorse che frequentiamo a malavoglia l’indipendenza di pensiero e il senso critico?  E’ proprio quello che i suprematisti vogliono per soggiogarci.

Prof. Francesco Violi

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