L’associazione Gente in Aspromonte organizza un’escursione alla Fortezza di Bova
Cenni Storici
Bova – Il nome in greco è chiamato Boos ed in dialetto Vua. Potrebbe essere una forma latinizzata del termine greco Boua (gregge) o da Bous (bue). Secondo alcuni il nome deriva dal greco medievale Boua, fossa da grano. Le antiche origini della città di Bova (Vua) sono testimoniate dai numerosi ritrovamenti archeologici rinvenuti in prossimità del Castello Normanno risalenti al periodo Neolitico, anche se le prime testimonianze storicamente documentate sull’esistenza di Bova risalgono ai primi anni del secondo millennio, quando tra il 1040 ed il 1064 i Normanni si imposero su Arabi e Bizantini nella dominazione della Sicilia e della Calabria. Capitale della Calabria Greca e uno dei borghi più belli d’Italia, Bova conserva una storia antichissima. Le origini di Bova sono legate ad una leggendaria regina greca, Oichista, che impresse l’impronta del suo piede sul punto più alto della rocca sovrastante il borgo.
Descrizione del Sentiero
Si parte dal Casello Calabria Verde di San Salvatore crocevia importante per questo territorio, si prosegue per un centinaio di metri sulla strada asfaltata, dopo aver superato l’incrocio e seguito l’indicazione per Roghudi, alla prima curva si lascia la strada e ci si immette sulla sterrata a destra che costeggia i piani di San Salvatore; il panorama cambia in maniera evidente, si è infatti sull’affaccio di Africo, con il villaggio di Carrà e le cime arrotondate di monte Cozzi, Puntone Galera ed in fondo Montalto con i suoi 1956 metri. Si procede agevolmente tra secolari piante di pino; ogni angolo riserva una veduta affascinante; dopo 15 minuti si giunge alle spalle del casello Afor Peracampi, si costeggia la recinzione e, dopo un centinaio di metri, si arriva sulla strada asfaltata; si ritorna indietro per qualche minuto e poi, in prossimità del casello, si gira a sinistra seguendo una vecchia pista che conduce rapida alla fontana di Mastru Leo; procedendo lungo il viottolo, dopo un poco, ci si inoltra sui Campi di Bova; si segue la pista centrale e, dopo 10 minuti, ci si immette sulla sterrata che conduce al Laghetto Antincendio, (rifornimento d’acqua).
L’itinerario di ritorno è piacevolissimo e panoramico; ci si immette sull’evidente carrareccia a destra del Laghetto e si procede in leggera salita in direzione nord. Il panorama ora cambia notevolmente: alle cime, ai contrafforti ed alle profonde vallate, si sostituiscono infatti le vedute sui paesi sottostanti, con sullo sfondo l’azzurro mare; seguendo una vecchia pista, dopo 20 minuti, si giunge alla convergenza di tante sterrate; si lascia la sterrata e ci si inoltra sul lato sinistro, seguendo un viottolo che conduce in pochi minuti ad un vallone; superato il vallone, si segue il sentiero che, dopo qualche minuto, porta sulla strada asfaltata; si scende per circa 300 metri fino ad arrivare ad una recinzione, si costeggia la recinzione che offre ampie vedute sulla costa, in particolare, sul lato destro della recinzione stessa si può ammirare il famoso frutteto dei Campi di Bova; si prosegue ancora per qualche minuto fino a giungere al piazzale del frutteto, si procede ancora per un centinaio di metri sulla strada asfaltata fino ad arrivare infine al punto di partenza. Pomeriggio visita al Borgo ed alla Fortezza di Bova
Associazione Escursionistica Gente in Aspromonte