Caulonia si tinge dei colori della pace
Da ieri la bandiera arcobaleno sventola in piazza Bottari a Caulonia marina, issata da una donna libanese e da bambini provenienti da ogni parte del mondo.
Un presidio colorato e partecipato ha ascoltato commosso i racconti di una profuga ucraina, fuggita dai bombardamenti di Putin insieme a suo figlio, che ha voluto ringraziare Caulonia e l’Italia “perchè qui mio figlio ha potuto conoscere la libertà e vivere al sicuro”.
Miryam, libanese di origine, ha descritto la terrificante situazione di Gaza, dove Israele ha distrutto ogni cosa, comprese le infrastrutture sanitarie e dove le operazioni chirurgiche vengono effettuate senza anestesia, dalle amputazioni degli arti ai parti cesarei. “Il criminale di guerra Netanyhau ha bombardato la casa dei miei cugini in Libano. Erano in sette. Sono morti tutti”.
E poi le parole del sindaco di Caulonia, dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Partigiani, della Cgil, di Libera, del Partito Democratico, di Rinnoviamo Caulonia.
La musica improvvisata dai rifugiati dei progetti di accoglienza di Gioiosa, Camini, Caulonia e l’orgoglio con cui mostravano la bandiera libanese e palestinese.
Il Partito Democratico, per bocca della segretaria di circolo Caterina Belcastro, ha reso noto che presenterà al consiglio comunale un ordine del giorno per il riconoscimento dello Stato di Palestina.
Ci sentiamo impotenti di fronte ai massacri in corso, ma è giusto cercare di fare qualcosa, anche con un semplice presidio o con una discussione in consiglio comunale.
Perchè la guerra la fanno i potenti ma pace la si costruisce dal basso.
(Tutti gli interventi durante il presidio si possono riascoltare dalla pagina facebook di Ciavula CLICCA QUI)