Al Progetto Paese per Caulonia serve partecipazione. Dal dibattito emergerà il leader

Al Progetto Paese per Caulonia serve partecipazione. Dal dibattito emergerà il leader

Di Werner Wies

Leggendo su Facebook da quasi un mese interventi da intercessori cauloniesi di una politica a livello fattuale (non populista) su ciò di cui Caulonia ha bisogno con urgenza – dal dialogo con i cittadini fino al progetto paese – mi viene in mente una domanda che qualcuno mi ha fatto su Facebook, poco prima delle elezioni del Parlamento europeo di quest’anno: “Ti sembriamo democratici a Caulonia? Il popolo è sovrano?“. L’ho dato la seguente risposta : “Per avvicinarmi alla tuo domanda ti voglio raccontare come io comprendo la democrazia:
La democrazia è una forma di governo. L‘idea nata nell’antichità ha preso forma in tanti nazioni e sta in uno stato di sviluppo permanente per dare all’uomo, quel unico essere comune, alla ricerca della sapienza, della verità, della libertà e dell’autodeterminazione, la cornice di unirsi e realizzarsi nel modo socievole e responsabile.

La democrazia sorge e fiorisce dov’è la possibilità di ASCOLTARE ED ESSERE ASCOLTATO e di interagire con persone di ogni genere nel ambiente vicino e in tutto il mondo. Sono l’interazione e l’empatia che, dall’inizio della nostra  vita, fanno crescere la FORMAZIONE (anche quella dell’opinione), la PARTECIPAZIONE, la COLLABORAZIONE e la capacità di trovare in quel modo, RISPETTANDO L’ALTRO come UNO TRA UGUALI, quel consenso democratico per una soddisfacente e sostenibile CONVIVENZA SOCIEVOLE.
E perché l’uomo è un essere comune con impulsi ed esperienze sociali ma anche asociali, abbiamo bisogno di proteggerci e trovare leader (politici) affidabili e con loro regole (la legge) e strumenti (legislativa ed esecutiva) per garantire i valori (la costituzione fondata sui DIRITTI UMANI) di questa convivenza  in armonia con la natura che ci circonda, da cui dipende la nostra salute e la nostra forza di lavorare e che dobbiamo trattare con lo stesso rispetto che meritiamo noi. Una vita IN COMUNE PER IL BENE COMUNE.
Tutto questo secondo me contrassegna la democrazia.
Mi piace la definizione del termine „democrazia“ di Abraham Lincoln: „Governo del popolo, dal popolo, per il popolo“.
Significa che nella democrazia IL SOVRANO dobbiamo essere noi, ognuno di noi e che niente funziona senza la nostra PARTECIPAZIONE e senza TRASPARENZA POLITICA.

Significa anche, che la forza della democrazia come (l’unica?) forma di governo che rispetta e include la volontà del popolo, allo stesso tempo è la sua debolezza perché può portare al governo anche quelli con istinti inferiori e distruttivi, politici che vanno a caccia dei voti con promesse false e piccoli regali. Politici portati alla luce da una società superficiale e seducibile che si fa girare soltanto  intorno a se stessa. Politici che stanno perseguendo, indisturbati dal popolo inattivo, i loro interessi privati e i loro bassi obiettivi, spinti dall’avidità di potere. Politici pronti a storcere la legge ed erodere i diritti e valori democratici.
Vivere in una democrazia basata sui diritti umani allora non è una cosa ovvia ma deve essere affrontato e difeso ogni giorno della nostra vita in una eterna lotta che inizia in FAMIGLIA,  LA PIÙ PICCOLA E IMPORTANTE CELLULA di una società e che finisce con l’ultimo nostro respiro. Così la formazione (anche del carattere) che apprendiamo in famiglia deve essere molto di più che „sistemare“ (un bruttissimo termine spesso sentito) i bambini secondo la  volontà dei genitori, invece devono essere sostenuti dal inizio a camminare da soli per trovare la loro strada e per diventare persone responsabile, consapevole, attive e autodeterminate.
Sono soprattutto le esperienze in famiglia che stabiliscono la direzione dell‘AUTODECISIONE  che anche trova l’espressione nelle LIBERE ELEZIONI POLITICHE, un dovere per ogni democratico. Soprattutto ALL’URNA si decide la sopravvivenza della democrazia e dei valori democratici.

Per arrivare alla risposta della tua domanda vorrei paragonare due piccoli sistemi politici, quello del mio paese storico nativo con ca. 7000 milla abitanti, un paese agricolo e turistico con una continua crescita della popolazione e quello di Caulonia con quasi lo stesso numero d’abitanti, un paese agricolo con la pretesa d’essere un paese turistico e con un continuo calo demografico soprattutto dalla parte dei giovani.
Il sindaco del mio paese nativo era stato eletto da una maggioranza dei cittadini con il diritto di voto e il suo partito a preso trequarto dei voti. Lui ogni venerdì è presente su You Tube, spesso da luoghi diversi del paese dove vengono effettuati progetti pubblici. Tutto questo per sentire l’opinione dei cittadini e dare un rapporto settimanale dal suo lavoro, delle volte, per migliorare l’informazione, accompagnato da specialisti ed impiegati degli uffici. Una volta al mese lui va a mangiare o a prendere un caffè o un gelato in sempre diversi locali del paese che lui prima fa sapere ai suoi cittadini per ascoltare e comunicare direttamente con i cittadini interessati, dissidenti e consenzienti. L’interesse dalla parte dei cittadini di discutere e communicare con questo sindaco che si ha scritto sulla bandiera di mettere il cittadino nel centro del suo lavoro e di convincere anche quelli che non hanno eletto lui come anche la fiducia in lui e nella sua giunta è ben grande … e il paese fiorisce.

Il sindaco di Caulonia è stato eletto da una minoranza dei cittadini con il diritto di voto. E perché è uscito da una coalizione (ormai fallita) di due liste, lui rappresenta solo una piccola parte degli elettori e una ancora piu piccola parte dei cittadini di Caulonia. In occasione di un incontro pubblico sul tema „progetto lungomare“ un mese fa, il sindaco di Caulonia ha spiegato al pubblico che lui è soltanto „un umile ragioniere“ con poco conoscenza tecnica per parlare pubblicamente di queste cose. Un modo dubbioso di nascondersi e farsi intoccabile? O è proprio lui quel anello di collegamento irrinunciabile tra amministrazione, progettisti e cittadini, sempre pronto per un rapporto sostanziale su ogni progetto del paese? Dice anche molto spesso che le sue porte „sono sempre aperte a tutti“. Secondo me un modo per distogliere lo sguardo dal suo dovere prioritario di ANDARE VERSO IL CITTADINO (invece di aspettarlo davanti al suo poltrone), innanzitutto verso quelli che giorno per giorno sono costretti di vivere ostacoli ulteriori per mancanza di sensibilità amministrativa. Tu senti dalla sua bocca e capisci che sta succedendo con il lungomare, con il municipio abbandonato, con la rupe Maietta, con le strade e vie distrutte, con la gestione d’acqua (non potabile), con la sanità pubblica, con la mancanza di lavoro ed economia, ecc.? Lui e la sua giunta ascoltano ai tuoi problemi ed idee, e con tali lavorono in modo positivo? A Caulonia esiste una politica sostenibile? Hai sentito parlare il sindaco e la sua giunta di un piano d’investimento ed un piano strutturale, per il futuro dei giovani e lo sviluppo del paese? I giovani hanno una forte voce nel Consiglio Comunale? A Caulonia esiste una partecipazione politica p.e. in forma di un’assemblea regolare dei cittadini per incontrare e affrontare l’amministrazione, un assemblea, dove il cittadino è protagonista e i politici sono ascoltatori e moderatori? Nel caso che la politica trascura il paese e i cittadini, esiste una cultura di protesta unita, pubblica e accanita? La maggior parte dei cittadini cauloniesi da il suo contributo per il bene comune? A Caulonia l’inciviltà, sia quella da parte dei citadini sia quella istituzionale, viene combattuta nel modo sufficiente?  Com’è l’affluenza alle urne?

Adesso decidi tu com’è stabilito la democrazia a Caulonia e dove sta la lotta del sovrano per i diritti civili e umani, il lavoro, il bene comune e la pace sociale in questi tempi turbolenti.
Devi decidere proprio adesso, per aiutare il nostro Europa, l’Italia e Caulonia (il mondo è un paese!) con il tuo voto deciso.“
La mia risposta finisce qui.

Aggiungo che mi lascia perplesso che voi, oppositori e accusatori del reggente popolismo, sapete e pubblicate da giorni, settimane, anni e decenni CHE COSA ha bisogno il vostro paese e come ticchetta l’orologio cauloniese, ma siete ancora troppo indietro al riguardo di COME si deve realizzare la vera partecipazione politica e quel famoso progetto paese. Dove metodica e didattica non vanno di pari passi non può succedere qualcosa sostanziale.
Un PROGETTO PAESE non funzionerà senza la vera partecipazione, DIRITTO E DOVERE ESSENZIALE DEMOCRATICO, del cittadino. In un tale processo lui è il punto di partenza strategicamente più  importante. Deve diventare lui PROTAGONISTA e non essere, com’è la triste realtà da quando io conosco Caulonia (46 anni), spettatore sempre più frustrato ed indifferente.

È ora di unire tutti i democratici pragmatici, onesti e di buona volonta – tra di loro specialisti di tutti i settori della vita pubblica – per dare una forte spinta allo sviluppo eco-sociale del paese. Deve crescere un contrappeso forte, magari  rivoluzionario, a questa epidemia populista e demagogica che sta reggendo Caulonia. Ho le idee chiare su questo:
In un primo passo quelli che si comprendono come pionieri di un tale processo devono unirsi. Invece li vedo ancora troppo sparpagliati. Non basta di muoversi soltanto tra le vecchie cordate, ben nascosto al modo cauloniese o scrivere lettere sul social ognuno/a all’altro/a. Per organizzare un tale incontro vedo in prima linea l’attuale minoranza. Sta facendo un buon lavoro e secondo me è l’opposizione più forte da decenni che però non si deve perdere soltanto nel ruolo di vigilare la giunta (anche se questa è la peggiore che io ho mai visto a Caulonia), invece deve fare molto di più per affilare il suo profilo e il suo futuro.
In un secondo passo questi nuovi riuniti devono entrare in un dibattito sui contenuti di un progetto paese e con questo sui obiettivi approssimativi per svillupare un’idea ed una prospettiva auspicabile per un Caulonia d‘oggi e in futuro, TUTTO MESSO IN UNA CORNICE DI ALMENO 20 ANNI.  
In un terzo passo loro devono fondare un movimento politico,  per unire proprio tutte le forze del paese, indipendente da quale partito dipendono (vi auguro di non finire in discussioni ideologici). Un movimento con una squadra e un/a leader convincente (portato/a alla luce durante il dibattito)  eletto/a dal movimento, in grado di discutere pubblicamente l’idea e gli obbietivi approssimativi di un progetto paese e di elaborare insieme con i cittadini i (piccoli) passi concreti per incominciare a realizzare questi obbietivi.

In questa fase decisiva i cittadini di Caulonia (con tutte le sue frazioni) devono assolutamente essere ascoltati con le loro critiche, bisogni ed idee. Devono diventare PROTAGONISTI e i politici/organizzatori ascoltatori e moderatori. NON BASTANO INCONTRI INFORMATIVI DOVE PARLA SOPRATUTTO IL PODIO! Questo processo una volta iniziata non deve mai finire ma continuare come assemblee regolari dove cittadini e politici/amministrazione  scambiano le loro  pareri e dove il cittadino viene informato di questo che la politica ha realizzata. I cittadini vi confronteranno con delle verità scomode come anche voi politici siete chiesti di non soltanto andare alla caccia dei voti, come lo fanno i popolisti, ma di anche confrontare i cittadini con i loro doveri scomodi e con tutto questo che allenta i lavori pubblici e che resta come un grande peso anche sulle spalle di ogni politico e impiegato comunale onesto. Tra cittadini, politici ed impiegati comunali deve crescere una collaborazione solidale  contro la burocrazia e l’egoismo istituzionale rovinoso. Attualmente vedo soltanto l’uno contro l’altro, politico contro impiegato, impiegato contro politico, cittadino contro tutti e il  degrado crescente contro i cittadini.
All’inizio, allora, non sarà una passeggiata piacevole. È molto alto il livello della frustrazione, del negativismo e della comodità in questa piccola società cauloniese. Ma scometto che il movimento che incomincia a prende sul serio il cittadino in quel modo descritto, invece di truffarlo e abusarlo come peccora votante, vincerà le prossime elezioni mettendo il segnale di partenza per una tanta attesa sostenibilità politica, la chiave per la crescita del benessere in tutti i settori della vita civile.
Dove tanti non votano, gli ignoranti hanno bisogno soltanto pochi voti per vincere e regnere un paese verso il collasso, tutto tolerato dal sovrano inattivo.

Non posso più ne vedere ne sentire i politicanti, chiacchieroni e narratori di favole di Forza Italia e i loro alleati mentalmente contaminati. Si fanno chiamare gli „azzurri“.  Meritano di cadere dai loro cieli e letti a baldacchino nel fango della realtà.
Qualunque cosa accada, è passata la metà dell’attuale legislativa, Caulonia sta perdendo sempre di più e ancora non è ben visibile l‘alternativa. IL TEMPO STA CORRENDO CONTRO DI VOI  e non vi aiuta ad ancora riflettere su quanto sarà  lungo e arduo la strada del cambiamento mentale e politico. Questo cambio invece deve iniziare adesso, non domani o forse dopodomani.
Sorprendete i vostri concittadini con una nuova fin adesso non conosciuta offensiva di portare chiarezza per un futuro benessere di tutta Caulonia.

CATEGORIES
TAGS
Share This