Lungomare di Caulonia, interviene l’ex sindaco Ilario Ammendolia
Nel 2008 Caulonia aveva un bellissimo lungomare. Nella notte di fine anno non restava nulla: piante, lampioni, passeggiata, muro di sostegno, insomma tutto il lungomare era sprofondato tra le onde.
Finanche la condotta che porta le fogne al depuratore consortile era stata divelta e distrutta in più punti.
Questo accadeva a gennaio. A giugno i lidi hanno montato per tempo le loro strutture. La gente è andata regolarmente a mare La spiaggia era stata liberata da una quantità imponente di detriti.
Un nuovo muro paraonde era stato realizzato. La condotta ricostruita, i lampioni rimessi, una parte delle palme sottratte alle acque e ricollocate al loro posto. Il tutto in cinque mesi scarsi. Ripeto 5 mesi.
Si ciò fosse avvenuto in altra realtà si sarebbe parlato di “tempi tedeschi* o meglio giapponesi.
Qui no! E un motivo ci sarà ma ne parlerò in altra circostanza.
Ma la cosa più importante è che già nel mese di gennaio , il Comune di Caulonia disponeva di un Progetto lungomare” da Allaro al torrente Amusa. Un progetto esecutivo, munito di tutti i pareri e nulla osta previsti, teso a proteggere l’esistente, rallentando prima e bloccando dopo il fenomeno di erosione dovuto alla manomissione degli equilibri naturali millenari della nostra costa . E successivamente a riguadagnare la spiaggia,, con la realizzazione delle barriere soffolte e la ricollocazione della sabbia scolmata dal porto. L’argomento è stato uno dei punti salienti trattati dalla riunione congiunta dei consigli comunali di Roccella e Caulonia e dei successivi contatti tra i due Comuni.
Gli amministratori, come è giusto che sia, cambiano ma un progetto resta. Gli amministratori hanno il dovere di attuarlo. Se non ne sono convinti devono revocare la delibera di approvazione.
Ma non si può recitare a soggetto. C’è da aggiungere che nel 2010 il Comune ha ottenuto i decreti di finanziamento di parte del progetto. Finanziamenti successivamente revocati (per tutti i Comuni beneficiari) dal nuovo governo regionale di centrodestra insediatosi nel 2010. Per chiarezza, c’è da dire che una parte di quei finanziamenti erano stati chiesti per il cavalcavia sulla 106 e sulla ferrovia. La nostra idea guida era quella di collegare il lungomare, da un lato alla statale 106 e dall’altro con la pista ciclabile attraverso una passarella in legno sospesa sull’Amusa. Nelle cose che ho appena detto non c’è nessun atto di eroismo da parte degli amministratori del tempo, semmai tanta umiltà, una grande passione e visione del futuro. E infatti il progetto lungomare è solo parte, e non la più importante, dell’ambizioso “progetto Caulonia” le cui linee essenziali sono state pubblicate nel 2012, ma che affonda le radici nel secolo precedente o in quello ancor prima.
Senza un grande progetto politico, ideale, umano si possono agitare, (e anche risolvere) , singoli problemi, possono cambiare le amministrazioni comunali, si possono fare piccole manovre tattiche … ma non si va in nessun posto. Se qualcuno andasse a consultare la stampa dell’epoca ed ad approfondire i singoli atti amministrativi potrà verificare le cose appena dette. Credo che da questo punto bisogna ripartire e non ci sono scorciatoie. Il mio desiderio sarebbe quello di vedere un popolo che sappia andare oltre l’inutile chiacchiericcio demolitorio proprio dei piccolo paesi, per costruire un grande futuro.
È, sia chiaro, non sto parlando agli amministratori ma all’intera classe dirigente che sembra aver rinunciato al proprio ruolo che è di fondamentale importanza e senza il quale un popolo diventa volgo.
Un processo già in corso e che bisogna bloccare prima che sia troppo tardi.
PS. Il progetto “lungomare” non c’entra nulla con il Woterfront in via di realizzazione e in cui sono impegnati ottimi professionisti. I miei rilievi hanno carattere generale e come tali non intendono accusare nessuno ma solo stimolare un dibattito finalizzato alla crescita d’una classe dirigente.
Ilario Ammendolia