Gente in Aspromonte: in programma un’ escursione nel Parco Territoriale per la Biodiversità

Gente in Aspromonte: in programma un’ escursione nel Parco Territoriale per la Biodiversità

Avvincente escursione sul vero anello di Montalto dalle grandi soddisfazioni, che si svolgerà interamente nel Parco Territoriale per la Biodiversità. Un percorso di alta quota, dai 1750 metri ai 1956 metri s.l.m., attraverso le più belle cime e creste della selvaggia catena montuosa di Montalto.
Meta privilegiata degli escursionisti è Montalto, la vetta più alta dell’Aspromonte.
Il fascino dell’escursione a Montalto è arricchito dalla presenza, sulla sua sommità, del bronzo della statua del Redentore e da quello della Rosa dei Venti.
Il sentiero si snoda immerso tra faggete e abetaie ed offre all’escursionista scorci panoramici unici al mondo. Con un solo sguardo, infatti, si possono osservare i fumi di tre vulcani: Etna, Vulcano e Stromboli.
Cammineremo lì dove nascono le sorgenti di quelle che a valle diventano grandi fiumare, tra le vedute panoramiche più suggestive che i colori regaleranno per via del misto faggio, abete bianco e pino laricio, lì dove è possibile ammirare contemporaneamente i due mari (Ionio e Tirreno).

In realtà, sarebbero davvero troppe le cose da elencare in caso di una giornata tersa, ma contiamo in una veduta a 360 gradi.
La Riserva Naturale Territoriale per la Biodiversità rappresenta una eccezionale finestra ecologica e naturalistica su ambienti di altri tempi.
La visita dell’area protetta consente di vivere di persona le trasformazioni che i grandi fenomeni geologici e climatici del passato hanno prodotto e continuano a produrre sul nostro territorio.
Interessante notare il cambiamento di portamento del faggio a causa del vento e della neve: dagli alti e colonnari esemplari di Croce Serrata, salendo di quota, si passa gradualmente ai miseri cespugli prostrati e contorti del Montalto.
Ma arriviamo subito in cima. Che scenario magnifico. É il tetto del Mediterraneo, ma sembra il tetto del mondo: un posto bellissimo, fantastico. Inutile spendere altre parole, i panorami parlano da sé.
Si torna indietro per un centinaio di metri e ci immettiamo sul sentiero Delianuova – Bova, qualche piccola attenzione per il terreno sdrucciolevole, e dopo venti minuti siamo sulla Carrera forestale.
Si gira a destra con qualche breve dislivello, si prosegue a mezza costa lungo il Serro Priolo e, dopo qualche tratto in lieve discesa, si giunge, attraverso un percorso tutto in pianura, al Pantano di Montalto.
A Pantano di Montalto incontreremo la sorgente più elevata dell’Aspromonte, e anche la presa d’acqua dove si forma la fiumara La Verde, si prosegue nel sentiero a destra, piccoli tornanti, che in pochi minuti ci riportano al punto di partenza.

Associazione Escursionistica “Gente in Aspromonte”

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