Intitolazione strada di Caulonia a Craxi, “Dipende da noi” contesta il metodo di Cagliuso

Intitolazione strada di Caulonia a Craxi, “Dipende da noi” contesta il metodo di Cagliuso

Abbiamo appreso dalla deliberazione di giunta n° 235 del 6 giugno u.s. che l’amministrazione comunale ha intitolato una strada del nostro paese al compianto on.le Bettino Craxi.
Non vogliamo assolutamente entrare nel merito della questione, ma vogliamo sindacare il metodo adottato dagli amministratori.
A nostro modo di vedere, l’intitolazione della strada avrebbe dovuto seguire un iter diverso, sarebbe stato necessario, prima di tutto, comunicarlo anticipatamente ai cittadini al fine di far comprendere con iniziative pubbliche, esattamente così come la stessa amministrazione comunale aveva fatto per l’intitolazione di piazza Nuova alla Repubblica Rossa di Caulonia, l’opportunità e la bontà dell’iniziativa.
Perché questa volta non è stato seguito identico metodo?
Certo, non possiamo negare che siamo rimasti amareggiati, ma non sorpresi, per l’ennesimo ulteriore atto di protervia e di prevaricazione del sindaco e della giunta che hanno, certamente, leso il potere sovrano del consiglio comunale quale sede naturalmente deputata per la discussione della questione.
L’intenzione andava, infatti, posta al vaglio, alla discussione e alla decisione del consiglio comunale che rappresenta l’intera collettività cittadina, con atteggiamento democratico e senza svilimento di un’istituzione pubblica quale quella dello stesso consesso.

Emerge come l’amministrazione comunale si atteggi e si comporti con arroganza esercitando un potere che ritiene di essere assoluto e al di sopra di tutto e di tutti, utilizzando arbitrariamente ed illegittimamente poteri che spettano esclusivamente all’assemblea elettiva.
Agiscono esattamente come se la cosa pubblica fosse di loro esclusiva competenza e pertinenza, palesando un’imbarazzante inadeguatezza gestionale.
L’intitolazione, non riguarda una stanza della loro casa, ma uno spazio che appartiene a tutta la comunità cittadina e che, comunque, costituisce un fatto storico e qualificante per il nostro paese e, come tale, non poteva essere imposta solo dal sindaco e dai due assessori presenti alla seduta di giunta.
Invitiamo il sindaco stesso e l’amministrazione comunale tutta, a revocare la deliberazione ed a proporre la questione, perlomeno, nel consiglio comunale, e anticipiamo che il nostro gruppo politico sarà il primo a votare favorevolmente, ma alla conclusione di un dibattito politico e democratico.

Il gruppo politico Dipende da noi

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