Aiello: “L’utopia concreta di Riace in Europa per contrastare sovranismo e xenofobia”

Aiello: “L’utopia concreta di Riace in Europa per contrastare sovranismo e xenofobia”

di Pasquale Aiello

“A ben vedere, i dialoghi captati mettono in luce lo spirito di fondo che ha mosso l’imputato, certo di poter alimentare una economia della speranza, funzionale a quella che più volte Lucano ha definito essere la sua mission, ovvero poter aiutare gli ultimi…”

Sono alcuni passi delle motivazioni che accompagnano la sentenza d’appello con cui si è chiuso il processo che vedeva imputato Mimmo Lucano per reati riguardanti le dinamiche dei fondi per la gestione dei migranti nel ‘modello Riace’ e che tutto il mondo ormai conosce e sa come è finita. Un processo, secondo tanti osservatori mediatici, di ispirazione politica con uno sfondo di lotte intestine all’interno della magistratura dove pure esistono modi differenti di intendere la giustizia. Questo dimostra che quell’opera d’arte umanitaria che risponde ai valori di solidarietà, umanità, integrazione e fratellanza che Mimmo aveva creato a Riace era autentica e indistruttibile. Riacquistata la piena libertà e rinfrancato l’orgoglio oltraggiato, Mimmo è tornato di nuovo nell’agone politico come ogni buon lottatore candidandosi a sindaco di Riace ma anche alle elezioni europee 2024 da indipendente di sinistra con AVS. Il risultato è ormai noto.

Dopo un amaro percorso giudiziario che ha bastonato la dignità di un uomo sano, incorruttibile e onesto, provocando non poca sofferenza e dolore, Mimì è parlamentare europeo della circoscrizione meridionale “Mi batterò per le aree fragili della Calabria”. Sono le prime parole che Mimì pronunzia da eurodeputato, ma soprattutto è di nuovo sindaco della sua Riace. “È un’emozione indescrivibile” – ha dichiarato- “Per me è la quarta volta, ma questa è l’elezione più bella e importante perché proviene da una storia di sofferenza e di resistenza. Gramsci diceva che bisogna avere sempre il coraggio di continuare e di ricominciare. Io l’ho fatto. Porterò in Europa ‘l’utopia concreta’ di Riace per contrapporla agli impulsi sovranisti e xenofobi”. Rimette, così, il suo zaino in spalla col carico assegnatogli dalla storia tanto tempo fa, dunque, e ricomincia il cammino col rigore morale e intellettuale e l’entusiasmo di sempre. Un viaggio che era stato interrotto da tutti coloro che, plasmati da un modo di intendere la vita impastato con cinismo, razzismo, intolleranza e spietatezza non hanno mai avuto a cuore le sorti dei tanti fratelli migranti e non solo, anche dei poveri e gli ultimi, gli ‘zero del mondo’.

Si riprende allora da dove ci si era fermati, si ricomincia a seminare speranza e ricostruire, mattone sopra mattone, una nuova società al posto del deserto che una politica barbara e oscurantista aveva generato e, se possibile, vedi il progetto dei campi di concentramento in Albania, continua a generare. In una Europa irrigidita e intollerante, dove si stabilisce la sorte di intere popolazioni si ha bisogno di altruismo, pace e rispetto della dignità di ognuno e questi valori potranno essere rappresentati solo da militanti che con caparbietà hanno sposato una concezione di società umana e solidale che metta al centro i bisogni dell’uomo e non il profitto a tutti i costi. Tra i suoi sostenitori e nel variegato mondo movimentista della sinistra, si ha la certezza che Mimmo Lucano contribuirà a scrivere il capitolo di una sinistra libera da dogmi e personalismi, capace di riunire le tante ‘Riace’ per abbattere le mura di una unione europea guerrafondaia che in tema di migrazioni ha fallito e che rischia di fascistizzarsi e perdere la via maestra della Democrazia. Anche per tutto ciò, Mimmo Lucano ancora sindaco di Riace, e anche europarlamentare, va interpretato non come una aspirazione politica e bramosia di potere ma come la continuazione di un disegno per il risveglio e la ripresa di un pezzo d’Europa unitamente a una nuova umanità.

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