Per il PD di Villa “si sta lavorando per innalzare un “muro” lungo lo Stretto che eliminerà le rotte turistiche delle Grandi Navi.”

Per il PD di Villa “si sta lavorando per innalzare un “muro” lungo lo Stretto che eliminerà le rotte turistiche delle Grandi Navi.”

Appare evidente il fallimento di qualsiasi atteggiamento teso a rivendicare collaborazione con il Ministero guidato dall’On. Salvini e con la Società Stretto di Messina diretta dall’a.d. Pietro Ciucci che, è evidente, hanno preteso “terzietà” solo per non avere intoppi nelle procedure attuate in spregio di un reale coinvolgimento dei territori interessati. 
È ormai chiaro a tutti – per noi era chiaro fin dall’inizio dell’accelerazione sull’Opera – che si sta compiendo un grande inganno a carico della Città di Villa. 
Lo ribadiamo, non c’è un vero progetto, non c’è un’idea di sviluppo, ci sono solo esigenze elettoralistiche della Lega Nord. 

Villa, Messina e lo Stretto sono svendute per interessi di bottega: le prossime elezioni europee, il consenso elettorale estorto con una narrazione semplicistica e disinformata, vale più del futuro dei villesi, dei  messinesi, dei reggini e tutta la procedura posta in essere condurrà, inoltre, all’affossamento delle speranze di rilancio del Porto di Gioia Tauro. 
Non si sta lavorando, infatti, per costruire un Ponte ma per innalzare un “muro” lungo lo Stretto che non consentirà il passaggio delle navi di ultima generazione, destinando “Gioia Tauro” al nanismo  ed eliminando le rotte turistiche delle Grandi Navi sullo Stretto.
I danni ambientali e sulla salute dei cittadini incombono, inoltre, come una spada di Damocle, nell’apparente indifferenza dei politici nazionali e locali di Centrodestra:  tutte le fasi poste in essere mirano a d anestetizzare il territorio, a “privatizzare” la questione, a negare ruolo ai Consigli Comunali. Cosa fare dunque ora? 

È sempre più indispensabile reagire con forza – senza credere alla apparente “sospensione” tattica auto impostasi dalla Società Stretto di Messina solo per riorganizzare le forze in vista della prossima e definitiva accelerazione di settembre –  concretizzando sempre meglio quel “dibattito pubblico” negatoci dalla “leggina” (sostanzialmente è un atto amministrativo)  voluta da Salvini.
Dibattito pubblico, va detto con orgoglio, che nella Città di Villa, in via sostitutiva, è stato introdotto sin da subito – sin da quando i “ben informati” ci consigliavano di stare in silenzio, di attendere, di non informare i cittadini –   dal Partito Democratico, dagli altri partiti progressisti e ambientalisti, dallo storico e plurale Movimento No Ponte.
È opportuno, ora, che il Consiglio Comunale villese – in maggioranza nopontista – produca, in aggiunta alle importanti iniziative fin qui poste in essere, un deliberato di Aula che sancisca formalmente i limiti dannosi per il territorio del Progetto Webuild/Società Stretto di Messina, affermando – sulla scorta dell’applicazione del “principio di precauzione” – la sospensione di tutti gli atti propedeutici ad una futura cantierizzazione, con trasmissione della decisione dell’Aula Consiliare ai Parlamentari, al Governo, ai Consiglieri Regionali, al Presidente della Repubblica. 

Occorre inoltre, ripensare la partecipazione del Comune di Villa alla finora inutile e controproducente Conferenza di Servizi Istruttoria (finalizzata alla approvazione del “Progetto che non c’è” da parte del Cipess) che in maniera paradossale continua i propri lavori nonostante il Ministero dell’Ambiente – nel contesto della procedura Via Vas – abbia ormai prescritto integrazioni essenziali al Progetto, per poter solo cominciare a ragionarne davvero con serietà. 
La stessa Amministrazione villese, in queste ore, insieme alla CM di Reggio, ha  meritoriamente seguito questa strada, chiedendo al Ministero delle Infrastrutture la sospensione della predetta “conferenza dei servizi”, *accogliendo sostanzialmente le richieste in tal senso prodotte, a Reggio, dal Movimento “La Strada” di Saverio Pazzano e, a Villa, dal Circolo PD.*
Come è possibile, infatti, che un progetto certificato come carente dagli organi ministeriali possa continuare ad essere oggetto, in altra sede, di un esame nel merito? 
La conferenza dei servizi, quindi, va immediatamente sospesa! Salvini si rassegni!
Il Comune di Villa – ma anche quello di Messina e la Città Metropolitana di Reggio – dovrebbero, ancora, con sempre più forza, annunciare l’impossibilità di ogni pronuncia su contenuti oggetto di modifica e variazione, affermare un *NO secco* a documenti, ad elaborati, a carte prodotte solo per confondere, per obnubilare menti e coscienze.

Le carenze indicate dal Ministero dell’Ambiente, e prima ancora dalla commissione degli esperti della stessa Società Stretto di Messina, infatti, non riguardano solo i contenuti relativi alla procedura Via/Vas ma segnalano deficit, storture, abbagli, malintesi, sviste, “illeggibilità”, che, senz’altro, rivestono un ruolo notevole su tutti i tavoli istituzionali che hanno il compito – per le diverse procedure in atto – di esprimersi su un’Opera che non c’è, che non è stata mai davvero oggetto di studio.
Un “mostro” di cartapesta, la cui “ombra” pericolosissima minaccia di oscurare, di inquinare, di pregiudicare, di fuorviare, di contaminare, di infettare la buona Politica, la buona Amministrazione, la trasparenza e l’imparzialità dell’agire pubblico, a tutti i livelli.
Tutti rischi già segnalati – anche dal Partito Democratico (va riconosciuta l’opera meritoria del Comitato “Titengostretto”) – alla Procura della Repubblica di Roma, a quella di Reggio Calabria, con esposti sempre suscettibili, come sta accadendo in queste ore, di importanti integrazioni riferite a dinamiche propriamente locali.

Enzo Musolino
Segretario cittadino Partito Democratico Villa SG

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