I pescatori sportivi calabresi si ribellano ai tagli del governo

I pescatori sportivi calabresi si ribellano ai tagli del governo

Riceviamo e pubblichiamo

Davide Chiera, titolare di Jonio Pesca Caulonia Marina.

Con la presente desidero  pubblicamente  dare il mio dissenso alla Legge del sig. Ministro Lollobrigida per la legge sulla riduzione dei palamiti sportivi da 200 ami a 50 ami. Jonio pesca è locata a 2 km dal Porto delle Grazie (porto turistico peschereccio) il quale ha un indotto notevole sia sulla pesca sportiva che sulla pesca professionale, questo almeno era lo scopo quando hanno speso svariati milioni di euro per costruirlo. Senza la pesca sportiva la cui prevalenza è il palamito, il porto servirà soltanto a deposito di barche di emigranti.

Jonio Pesca insieme a Spinning Action, innumerevoli partite iva dello stesso settore, tutto  l’indotto di pesca sportiva e molti altri negozi dalla Campania alla Sicilia sono a serio rischio chiusura. Inoltre la legge è stata varata senza preavviso e quindi ci eravamo già forniti dell’attrezzatura per affrontare la stagione di pesca . Che cosa faremo con questa attrezzatura già pagata? Siamo circa 3000 attività da Cosenza a Reggio Calabria tra quelle stagionali e quelle fisse che mantengono le loro famiglie con l’attività della pesca col Palamito. Emigreremo di nuovo come i nostri nonni e padri? A voi la risposta.

Foto di Fredrik Öhlander su Unsplash

Davide Chiera

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