Enel, i sindacati dichiarano lo stato di agitazione. Si va verso lo sciopero
Dopo l’ennesimo incontro infruttuoso sul Piano Industriale e le provocatorie
proposte aziendali su Smart Working, Orari differiti ed esternalizzazione di
importanti attività Core, le Segreterie Nazionali FILCTEM, FLAEI e UILTEC aprono
un percorso di mobilitazione per tutti i lavoratori del Gruppo Enel e proclamano
lo stato di agitazione di tutto il Personale.
Le Segreterie Nazionali FILCTEM, FLAEI e UILTEC si sono riunite nella serata del 5 febbraio per
valutare la situazione dei rapporti sindacali nel Gruppo Enel, dopo che anche gli ultimi incontri
sul Piano Industriale (con la Generazione e Retail Italia) non hanno visto risposte adeguate alle
richieste sindacali.
Dopo la rottura delle relazioni con e-distribuzione, emerge con chiarezza in ogni ambito
aziendale che Enel è sorda alle richieste delle Organizzazioni Sindacali, e non intende invertire
la propria linea basata su ulteriori efficientamenti gestionali con tagli indiscriminati al costo
del personale, sulla volontà di ridurre le flessibilità (a partire dal ridimensionamento dello
smart working), sul rifiuto di integrare gli organici operativi, tecnici e impiegatizi in misura
adeguata a far fronte al business, ma prima di tutto alle concessioni di cui è titolare. Riteniamo
che il tema cruciale degli organici debba essere affrontato attraverso un confronto serio sulle
attività da svolgere internamente in via esclusiva o distintiva.
FILCTEM, FLAEI e UILTEC giudicano tutto questo dannoso per l’Azienda e le sue prospettive;
pericoloso perché rischia di ridurre ulteriormente le capacità industriali e produttive di Enel;
inaccettabile perché mette in serio dubbio la possibilità di mantenere le attuali concessioni
(nella distribuzione e nella produzione idroelettrica e geotermica).
Per tutto questo, e per quanto ampiamente riportato nei precedenti comunicati, FILCTEM,
FLAEI e UILTEC hanno deciso di formalizzare l’apertura dello stato di mobilitazione di tutti le
lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Enel in Italia, con una lettera che sarà inviata il 6 febbraio
2024 al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministero delle Imprese e del Made
in Italy, richiedendo nel contempo l’apertura della procedura di raffreddamento secondo la
normativa vigente sullo sciopero.
Le Segreterie Nazionali programmeranno una serie di iniziative mirate a informare e
sensibilizzare l’opinione pubblica, denunciare gli atteggiamenti di Enel, coinvolgere le forze
politiche e le istituzioni, proseguire con le iniziative sui Social Media avviate con grande
successo la scorsa settimana.
L’importante adesione da parte del personale del Gruppo Enel all’iniziativa di lancio degli
hashtag #EnelSmobilita #ilSindacatoMobilita ha consentito un’ampia visibilità sui vari canali
social, portando la solidarietà alla vertenza anche da parte della Federazione europea dei
Sindacati dei servizi pubblici (EPSU) e della Federazione internazionale dell’energia e della
manifattura (IndustriALL Global Union).
Sospenderemo formalmente le Relazioni Industriali e gli incontri con Enel e con tutte le
Aziende del Gruppo, al centro come sul territorio.
Nei prossimi giorni verranno effettuate assemblee in tutte le sedi, per condividere con ogni
lavoratore e lavoratrice la necessità di sostenere questa mobilitazione che si preannuncia, mai
come questa volta, essenziale per la sopravvivenza di un’Enel costruita da tutti noi in oltre 60
anni di attività.
Le Segreterie Nazionali
Filctem-Cgil Flaei-Cisl Uiltec-Uil