A Palmi iniziativa per chiedere il cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza
Nei giorni scorsi si è tenuta, presso la sala consiliare del Comune di Palmi, una partecipata iniziativa per chiedere il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza In molte città italiane ed europee milioni di persone si sono mobilitate contro l’operazione militare israeliana che secondo Euro Med Human Rights Monitor ha provocato fin qui 36671 morti di cui 14.031 bambini e 8122 donne. Una drammatica contabilità che sta interessando soprattutto la popolazione civile. C’è chi parla di massacro e c’è chi addirittura si è spinto a definirlo un vero e proprio genocidio. La stessa corte internazionale di Giustizia ha deciso di adottare alcune delle misure cautelari richieste dal SudAfrica, ritenendo “plausibile” l’esistenza di un genocidio. Durante l’incontro di Palmi, moderato da Enzo Infantino, della Associazione per non dimenticare ODV impegnato da anni a sostegno della causa palestinese, il Sindaco, Giuseppe Ranuccio, ha voluto sottolineare la vicinanza al dramma che il popolo palestinese sta attraversando e sollecitato una incisiva presa di posizione da parte del Governo e della comunità internazionale per chiedere un immediato cessate il fuoco. Emotivamente toccante è stata la testimonianza dell’attrice e scrittrice Giorgia Wurth, molto presente sui social nel denunciare i crimini di guerra dell’esercito israeliano.
Dello stesso tenore sono stati gli interventi dell’operatore sociale Francesco Piobbichi e di Mimma Sprizzi della coperta della Memoria. Entrambi hanno chiesto il rispetto del diritto internazionale da sempre calpestato dal governo israeliano. L’attore di origine ebrea, Moni Ovadia, nel suo messaggio ha ribadito che i palestinesi devono essere messi nelle condizioni di autodeterminarsi. Importati contributi sono arrivati da Eliana Ciappina e Moustafa Mamuni. Infine, il giornalista Palestinese Bassam Saleh nel ringraziare il Sindaco di Palmi per aver voluto che l’iniziativa si tenesse nella casa comunale ha sottolineato che da 75 anni non viene riconosciuto ai palestinesi il diritto alla esistenza . Nel 1948 sono stati cacciati dalla loro terra e della loro case a dispetto delle diverse risoluzioni del consiglio di sicurezza dell’Onu che hanno sancito il diritto al ritorno. Il popolo palestinese nonostante il tentativo di annientarlo continuerà a battersi per l’autodeterminazione. Bisogna, ha concluso Saleh, denunciare i crimini di guerra non solo nella striscia di Gaza ma anche nei territori occupati in Cisgiordania e continuare a fare una incessante pressione verso la comunità internazionale affinché costringa il governo israeliano a cessare le operazioni militari e per consentire l’arrivo degli aiuti umanitari agli oltre un milione e mezzo di popolazione ammassata nelle tendopoli di Rafah.
Associazione per non dimenticare ODV