È venuta a mancare la Professoressa Elisa Scali. Il ricordo di Cristiano Fantò
“Perché? Hai capito il perché?”
Era questa la domanda che ci ponevi quando cercavamo di ripetere mnemonicamente un argomento sperando di farla franca all’interrogazione (senza mai riuscirci).
Ero affascinato da quel quesito apparentemente semplice che, però, ci spiazzava perché ci induceva a riflettere, a interiorizzare, a pensare.
È stata proprio l’Educazione al Pensiero la lezione più importante che tu ci abbia impartito. Ci hai insegnato a osservare la realtà con senso critico; ci hai insegnato a non accontentarci delle verità narrate dal potere esercitato dalla maggioranza ma di adoperarci, piuttosto, per cercare le nostre; ci hai insegnato che l’errore fa parte del percorso e che la libertà va difesa a ogni costo; ci hai insegnato il rispetto verso l’altro e la bellezza del confronto; ci hai insegnato a interrogarci sempre, senza perdere curiosità e stupore; ci hai insegnato che la politica è uno strumento prezioso per modificare profondamente lo status quo; ci hai insegnato a preferire sempre la visione d’insieme ai particolarismi, perché solo così è possibile ampliare i propri orizzonti; ci hai insegnato ad amare la Storia e la Filosofia.
Tu parlavi e noi ti ascoltavamo rapiti. Non ricordo di averti mai sentito alzare la voce: non ne avevi bisogno. Riuscivi a guadagnarti il rispetto e l’attenzione attraverso il ragionamento e il buon esempio, partendo sempre dal presupposto che le cose non vadano “imposte, ma poste”, come spesso ripetevi. Tiravi fuori la parte migliore di noi, perché le persone straordinarie hanno il potere di elevare chi li circonda.
Una volta, a causa di un po’ di raucedine, faticavi a farti ascoltare in aula. Spontaneamente e senza esitare, io e i miei compagni ci siamo seduti intorno alla cattedra, per seguire la lezione senza che tu dovessi sforzarti. In quel momento, ho capito che ci avevi davvero conquistati.
Qualche giorno prima dell’esame di maturità, nel salutarci, hai donato a ciascuno di noi un biglietto con incisa la dedica: “Vi auguro di continuare a crescere divenendo sempre e comunque uomini e donne migliori, contribuendo – per la parte che spetta a ciascuno di voi – a rendere questo mondo un po’ più giusto e più bello. Con grande affetto Elisa Scali”.
Lo custodisco gelosamente, come gelosamente custodirò il ricordo di te.
Non so se, per la parte che mi compete, riuscirò a rendere questo mondo un po’ più bello. Quel che è certo, però, è che tu hai reso più bello il mio.
Buon viaggio, Professoressa Scali.
Cristiano Fantò