A Lamezia assemblea di Rifondazione Comunista e del PCI. I comunisti tentano di ricompattarsi
Si è svolta a Lamezia Terme un’importante assemblea promossa dai comitati regionali del Partito Comunista Italiano e di Rifondazione Comunista della Calabria dal titolo “I COMUNISTI: MEMORIA E NUOVE LOTTE NELLA CALABRIA DEI DIRITTI NEGATI E DELLE FALSE PROMESSE”. Si è registrata la partecipazione di tanti iscritti e simpatizzanti che hanno portato il loro contributo di idee con interventi qualificati. Ha aperto i lavori Letizia Nanci della Federazione Giovanile del PCI che ha ricordato l’importanza del 21 gennaio quale anniversario della nascita dei comunisti italiani e quale ricorrenza da prendere a riferimento per le giovani generazioni. Poi è toccato a Domenico Serrao, Segretario Regionale di Rifondazione Comunista, che nella sua relazione ha spaziato su temi di carattere nazionale e internazionale. Solidarietà al popolo palestinese, critica alle guerre ed al capitalismo di matrice americana sono stati gli argomenti sviluppati nella introduzione di Serrao il quale ha concluso: “L’unità dei comunisti è necessaria – ha affermato – anche per la Calabria, in vista delle elezioni regionali del futuro, per restituire voce ai più deboli, alle lavoratrici ed ai lavoratori, ai giovani disoccupati”. Lorenzo Muratore, di Rifondazione di Vibo Valentia, ha incoraggiato i giovani ad impegnarsi in politica stigmatizzando la diffidenza e l’indifferenza di tanti coetanei che ormai sono distanti dalla politica e dai valori della Costituzione. Francesco Guido del PCI di Cosenza si è soffermato sui temi del lavoro, del Mezzogiorno, della sanità pubblica e della contestuale necessità di radicare l’azione dei comunisti uniti sul territorio, riappropriandosi dei conflitti sociali per costruire una nuova rappresentanza dentro le istituzioni. Angelica Perrone di Rifondazione di Cosenza si è soffermata sui temi del diritto alla salute, parlando del problema delle liste di attesa e dell’impossibilità di erogare le prestazioni mediche in Calabria. “La sanità – ha detto – sta volgendo verso la privatizzazione sempre più subordinata ad interessi economici ed alla logica del profitto”.
Ci sono stati diversi interventi non programmati nei quali ognuno dei relatori ha introdotto tematiche di livello territoriale, come la mancata infrastrutturazione della strada 106 e della ferrovia jonica, ribadendo la contrarietà al Ponte sullo Stretto. Tra i presenti anche l’ex Sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, la consigliera comunale Lucia Cittadino e lo scrittore Santo Gioffrè che, definendosi culturalmente marxista-leninista, ha portato il suo saluto all’assemblea prendendo a riferimento il modello spagnolo di Sanchez sulla politica economica. I lavori sono stati conclusi dal Sindaco di Polistena Michele Tripodi, componente della segreteria nazionale del PCI, il quale ha parlato di giornata storica per la Calabria nel segno dell’unità dei comunisti. Ha criticato il governo Meloni, le sue posizioni subalterne al capitalismo atlantista e guerrafondaio ed all’invio delle armi in Ucraina e Medioriente. “Non esiste più il fascismo di una volta che si è sbiancato- ha aggiunto – ma sempre di fascismo si tratta”. Tripodi ha continuato confidando nei principi della Costituzione come valori guida per una politica che può ritornare ad essere credibile solo se concretizza ciò per cui si batte. “A Polistena io non faccio il Sindaco come tutti gli altri, ma faccio il Sindaco comunista perché le idee in cui crediamo si traducono in scelte concrete come per le borse lavoro ai giovani disoccupati finanziate col taglio delle nostre indennità”. L’appello finale di Tripodi è per continuare a percorrere la via dell’unità dei comunisti passando dalle parole ai fatti a cominciare dalle elezioni amministrative di primavera 2024.
UFFICIO STAMPA PCI CALABRIA