Progetto “Giovani e innovazione sociale nella Locride”: a Siderno un laboratorio sul tema “Nuove tecnologie e valori”

Progetto “Giovani e innovazione sociale nella Locride”: a Siderno un laboratorio sul tema “Nuove tecnologie e valori”

Si è svolto presso l’Aula Magna dell’Istituto di Istruzione superiore Guglielmo Marconi di Siderno, un partecipato laboratorio formativo sul tema “Nuove tecnologie e valori”, laboratorio finalizzato ad approfondire come la diffusione delle nuove tecnologie digitali tra le giovani generazioni influenzi i rapporti umani. L’attività formativa promossa dall’associazione Civitas Solis in partenariato con l’Ymca Siderno, l’associazione Focus On, e l’associazione Meet on the street, è stata realizzata nell’ambito del progetto “Giovani e innovazione sociale nella Locride” che si realizza in base all’accordo di programma sottoscritto tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione Calabria ai sensi degli articoli 72 e 73 del d.lgs. n. 117/2017, Codice del Terzo settore. Un progetto in corso da molti mesi che vede attività educative svolte con minori e giovani in vari comuni del territorio.

L’attività formativa realizzata a Siderno è stata curata dal prof. Luigi Macrì, già dirigente del Liceo Fermi di Catanzaro e già referente tecnico-educativo per le tecnologie e le lingue straniere, dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria dal 2001 al 2007 attualmente direttore responsabile della rivista on line www.ictedmagazine.com e dalla prof.ssa Maria Brutto, Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo G. Bianco di Sersale e Formatrice Neods – Innovazione tecnologica e metodologie.

Destinatari della formazione svolta in maniera interattiva sono stati giovani operatori volontari, studenti, educatori, genitori, docenti impegnati in attività sociali ed educative nel territorio della Locride.

Nel corso della mattinata di lavori, introdotti da Giuliana Fiaschè, dirigente dell’IIS Marconi e da Francesco Mollace, direttore di Civitas Solis, è stato approfondito il tema del rapporto con la tecnologia dall’infanzia alla preadolescenza fino alla adolescenza, nelle tre fasi delicate della vita di una persona, dove l’uso degli strumenti elettronici e il contenuto degli stessi può fare la differenza nell’evoluzione della personalità dei più giovani.

Siamo nell’era della informazione ma, è stato detto, “stiamo arrivando nell’era della disinformazione”, questo in sintesi uno dei temi evidenziati e affrontati nella discussione con i numerosi partecipanti. Si è passati al valore della competenza, importante è per essa l’acquisizione della capacità di riconoscere le false notizie evitando allo stesso tempo la “Dipendenza tecnologica”. Nello studiare il cosiddetto Internet addiction disorder dove “Addiction” sta per ricerca dei prodotti da cui si ha dipendenza che possono essere sostanze o attività (come il gioco d’azzardo o l’uso degli strumenti informatici).

Si è infine approfondito il tema della new addiction senza sostanze, parlando di dipendenza da attività. Insomma, una serie di comportamenti individuati come nocivi ma che possono essere

gestiti, con regole e accorgimenti, introdotti e spiegati proprio a chi gestisce le relazioni soprattutto con i più giovani. Temi che serviranno ai partecipanti per migliorare le attività che stanno svolgendo in ambito socio educativo.

L’Ufficio Stampa

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