Gioiosa e Cittanova unite nel sostegno ai braccianti stranieri
Il 6 e il 7 ottobre si sono tenuti due tavoli di lavoro nei comuni di Gioiosa Ionica e Cittanova per discutere di “diritti civili delle persone di origine straniera a beneficio dell’ intera comunità ” promossi da Recosol e Cric nell’ ambito del progetto Campagne aperte finanziato da fondazione Con il Sud.
Un progetto triennale che vede coinvolti sette comuni dell’ area metropolitana di Reggio Calabria e numerose associazioni impegnate sul territorio a vari livelli per la salvaguardia dei diritti, della salute e dell’ abitare dei braccianti stranieri.
Grazie alla disponibilità dei sindaci Luca Ritorto, sindaco di Gioiosa Ionica e Francesco Cosentino, sindaco di Cittanova è stato possibile in questi primi incontri delineare le maggiori criticità che incontrano i braccianti di origine straniera e stabilire degli obiettivi a breve termine: entrambe le amministrazioni si sono impegnate a fornire la residenza fittizia a coloro i quali, usciti dai progetti di accoglienza, hanno difficoltà a trovare una domiciliazione.
Avere la residenza significa poter accedere ai servizi sanitari, non essere clandestini invisibili e poter avere contratti di lavoro regolari che garantirebbero così anche alle aziende agricole una continuità lavorativa. Uno dei fenomeni che sono stati riscontrati dalla Confagricoltura è infatti quello del turn over, il continuo ricambio dei lavoratori stranieri spesso costretti a lasciare il lavoro proprio per problematiche inerenti alla residenza come il dott. Politi- direttore di Confagricoltura Calabria- ha evidenziato nel tavolo di lavoro a Cittanova.
A Gioiosa Ionica il dott. De Filippis presidente di Coopisa ha sottolineato l’ importanza di garantire assistenza sanitaria per tutti anche in orari compatibili con quelli dei lavoratori delle campagne che spesso rientrano dal lavoro quando tutti gli ambulatori sono chiusi.
Due incontri molto attenti a trovare delle soluzioni perché la presenza di cittadini stranieri in questi territori è ormai costituzionale e sempre più una risorsa: entrambe le cittadine hanno progetti SAI ben avviati, cittadini di origine straniera stanziali che convivono pacificamente con le comunità accoglienti.
Il sindaco di Cittanova, Francesco Cosentino, ha raccontato con orgoglio della festa di fine Ramadan che ogni anno vede la partecipazione di tutti, compresi i cittadini di fede ebraica. Luca Ritorto, sindaco di Gioiosa Ionica, tra i comuni con una storia di accoglienza di lunga data, si è già attivato con il personale dell’ anagrafe per impostare le procedure per concedere la residenza fittizia.
Tanti stimoli sono arrivati anche dalle ricercatrici Unical, dal presidente della Legacoop Calabria Lorenzo Sibio e dal pubblico. Idee da sviluppare come, ad esempio, risolvere l’ annoso problema dei trasporti e dei collegamenti tra cittadine, un problema che affligge i braccianti stranieri ma anche le intere comunità, anziani in particolare.