Il mondo visto dalla spiaggia
Forse in virtù della personale propensione a cambiare prospettiva per rimettermi in discussione, ho sempre trovato affascinante scrutare il mondo dalla spiaggia. Ancor meglio se all’imbrunire, quando le calde luci del tramonto diventano un tutt’uno con quelle artificiali dei lampioni, la luna si appresta a prendere il posto del sole e la gente si riversa nelle strade generando un convulso viavai.
Questa fotografia risale a qualche giorno fa: agosto volgeva al termine, portando con sé gli ultimi sussulti di un’estate trascorsa troppo in fretta. Io sostavo a pochi metri dalla battigia, così da poter udire al contempo il cadenzato suono delle onde e il rassicurante vocio proveniente dai tavolini dei bar, che rimaneva lontano quanto basta per infondermi allegria senza rischiare di risultare fastidioso.
Il mio particolare punto di osservazione mi consentiva di assistere allo spettacolo offerto da quello scorcio di umanità e di vita, preservando tuttavia il mio diritto alla solitudine.
Trovato il coraggio di voltarmi verso il mare, l’ho salutato come si fa con un caro amico al quale si dà appuntamento per il giorno seguente.
Dopodiché ho percorso la via che dalla sabbia ormai fresca mi conduceva all’asfalto, divenendo parte della folla indistinta che, poco prima, fissavo divertito.
Nel frattempo, il tramonto s’era fatto sera.