Caulonia, conclusa la serie di eventi dedicata alla figura di Vincent Raschellà

Caulonia, conclusa la serie di eventi dedicata alla figura di Vincent Raschellà

Si è conclusa il 20 Agosto la serie di eventi calendarizzati nel panorama dell’offerta culturale estiva cauloniese dall’associazione “La Memoria Ritrovata” per valorizzare e promuovere la figura di Vincent (Vincenzo) Raschellà, artista, inventore e pioniere del volo che arricchisce in modo straordinario il patrimonio identitario del nostro territorio e configurandosi come potente attrattore turistico-culturale oltre che scientifico ed artistico. Durante il primo incontro pubblico, avvenuto a Piazza Mese il 25 giugno alla presenza del Sindaco Cagliuso, è stata sottoposta all’attenzione dei cittadini, che l’hanno accolta con grande entusiasmo, la proposta di intitolazione a Raschellà del nuovo belvedere su rupe “Tarantino” risultante da un intervento di riqualificazione urbanistica e ancora privo di toponomastica. E’ stata poi la volta della “Camminata del genio”, il percorso proposto il 10 Agosto dall’associazione tra le colline sovrastanti il borgo di Caulonia: il gruppo di partecipanti, guidato da Maria Campisi, Enzo Di Chiera e Pino Circosta (presidente dell’associazione), è partito da località Menzica fino alle prime case ormai disabitate di Scrongi, per ammirare lo stupendo scenario paesaggistico su cui il nostro temerario pioniere si cimentava con i suoi esperimenti di volo. La camminata si è conclusa al centro storico con la visita alle chiese del SS. Rosario e della Matrice, dove ancora oggi si conservano le pregevoli opere artistiche del Raschellà, passando infine per la sua casa natìa, poco distante dalla chiesa Matrice.

Il terzo e ultimo appuntamento estivo, previsto appunto per il 20 agosto, si è concluso con un successo straordinario. Il convegno dal titolo “Vincent Raschellà: il visionario che anticipò il futuro… Storia di un genio” è stato arricchito con una interessantissima mostra di modelli aerei provenienti dalla famiglia Candido, i cui “pezzi” sono stati interamente progettati e realizzati dal compianto Domenico (Mimmo) Candido, cittadino esemplare di Caulonia, già tecnico comunale, a cui è stato dedicato l’evento, e ritenuto simbolicamente l’erede del Raschellà per la sua passione del volo (trasmessa anche al figlio Ilario, presente all’evento). Esposto anche il modello del “Falco” realizzato dall’arch. Pino Circosta, l’aliante con cui il pioniere cauloniese effettuò il suo primo volo il 25 settembre del 1889, una sorta di dirigibile con le ali simili a quelle di un pipistrello, di grande impatto visivo e suggestività. Tra i relatori erano inoltre presenti importanti personalità del mondo dell’aviazione, desiderosi di approfondire la conoscenza e la storia del pioniere Raschellà, dal momento che, tra l’altro, quest’anno ricorre il centenario dell’Aeronautica Militare italiana. Il moderatore Enzo Di Chiera, – a cui va il merito di aver scoperto l’incredibile storia di Raschellà – ha brillantemente dialogato con i relatori e coordinato gli interventi, coinvolgendo per oltre due ore la numerosa platea.

Fabrizio Egizi, Storico dell’aviazione e autore dell’opera, in due volumi, “Storia dell’aviazione nella Sicilia occidentale. Storia, uomini e territorio” (vol. 1), “Storia dell’aviazione nella Sicilia orientale e Calabria. Storia, Uomini e territorio” (vol. 2); la sua grande passione per l’evoluzione dell’aviazione dal periodo pionieristico di fine ‘800 ad oggi, lo ha portato da Roma fino a Caulonia, per valorizzare la preziosa figura del pioniere Raschellà, inserendo le fonti finora acquisite all’interno del suo secondo volume, in via di pubblicazione, riguardante appunto la storia dell’aviazione in Calabria (oltre che in Sicilia orientale) e gli sviluppi tecnologici ed economici ad essa connessi.

Michele Bufo, Direttore Generale Aeroporto internazionale di Trapani, incuriosito dalla storia del pioniere cauloniese ha voluto fortemente partecipare all’evento per conoscere meglio la sua storia e per proporre non solo l’intitolazione del Belvedere alla figura di Raschellà, ma anche un intero aeroporto della Calabria. Escluso quello di Reggio Calabria, già intitolato al grande Tito Minniti, si ipotizza, come più adatto a tale scopo, quello di Lamezia Terme, ancora privo di intitolazione;

Paolo Re, del Comitato scientifico di Fondazione Museo dell’Aeronautica Volandia, propone nuove progettualità sul trasporto aereo locale a sfondo turistico, culturale e ludico-ricreativo con una sezione dedicata all’allestimento museale sulla figura del Raschellà;

Ilario Candido, già Comandante di linea e Istruttore che ha ricordato il padre e i momenti salienti della sua passione per il volo, a cominciare dai modelli a “volo libero” in voga dopo la Seconda Guerra Mondiale;

Eros Finis, giovanissimo cauloniese pilota Eurofighter dell’Aeronautica militare, che dà un senso di continuità alla tradizione di appassionati del volo a Caulonia.

Sono intervenuti inoltre:

Giovanni Zucco, Responsabile Enav (Ente Nazionale Assistenza Volo), il quale si auspica che la figura di Raschellà possa essere meritoriamente valorizzata e invita i rappresentanti dell’”Associazione La memoria ritrovata” ad andare avanti nel percorso già intrapreso.

Dario della Mora, pilota di drone riconosciuto ENAC (che ha ripreso l’ipotetica rotta del primo volo di Raschellà) titolare di Aeropix, società che vanta collaborazioni con grandi produzioni RAI, su tutte ULISSE il viaggio della scoperta di Alberto Angela. Nel ripercorrere tale rotta non ha potuto non immedesimarsi nel giovanissimo Raschellà, nella sua audacia al limite della temerarietà, provando probabilmente le stesse emozioni, tensioni e paure per il paesaggio sorvolato tutt’altro che pianeggiante e accogliente. Sensazioni trasmesse anche al pubblico presente attraverso il video realizzato, e avvalorando ancora di più l’impresa estrema compiuta dal nostro concittadino nel 1889.

Maria Campisi, Consigliere di Caulonia, ha messo in risalto anche l’aspetto artistico della vasta produzione di Vicenzo Raschellà, illustrando l’eccezionale espressività e leggerezza nello stile pittorico degli affreschi e delle tele dell’artista, che si conservano, a sua firma, nelle chiese del SS. Rosario e nella Chiesa Matrice, oltre che in America dove ha proseguito la sua passione per la pittura.

La serata si conclude con la speranza che questa storia di un modesto cauloniese, che ha varcato i confini del suo piccolo borgo oltre un secolo fa, possa presto diventare fortemente attrattiva a livello internazionale, come ben fa sperare il messaggio pervenuto al dott. Michele Bufo, nel corso della serata, da un regista americano interessato a realizzare una sceneggiatura per ricostruire l’incredibile storia di Vincent Raschellà.

Maria Campisi

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