Calabria, continua a spacciare nonostante gli arresti domiciliari. Disposta la custodia cautelare in carcere
Procedono senza sosta i servizi della Polizia di Stato di monitoraggio della criminalità sul territorio per il contrasto alla criminalità diffusa e allo spaccio di droga.
Nel corso di un servizio finalizzato al contrasto al traffico delle sostanze stupefacenti nella zona delle marinate della provincia (Vibo Valentia), personale della Squadra Mobile, ha sottoposto a controllo un uomo sospettato di essere dedito allo spaccio, nonostante per lo stesso reato fosse già stato arrestato dalla stessa Squadra Mobile, pochi mesi prima, poiché deteneva circa mezzo kilogrammo di marijuana destinata alla vendita nel vibonese, e per questo già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
La perquisizione consentiva di confermare i sospetti degli investigatori che l’uomo fosse ancora dedito allo spaccio ancorché agli arresti domiciliari, infatti all’esito della perquisizione effettuata presso l’abitazione, venivano rinvenuti 7 involucri in plastica trasparente, ben occultati sotto una tegola del tetto su cui affaccia una finestra della sua abitazione, per complessivi oltre 60 grammi di marijuana.
L’uomo, all’esito delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, veniva segnalato per l’evidente violazione delle prescrizioni imposte dal regime degli arresti domiciliari, pertanto il Giudice per le Indagini Preliminari disponeva di applicare la più grave misura coercitiva della custodia cautelare in carcere.
Il 19 luglio u.s., su ordine della Procura, la Squadra Mobile procedeva all’arresto dell’uomo ed alla sua traduzione in carcere.
Questura di Vibo Valentia