Presentato a Malta il volume “Da Venezia alla Calabria: la maiolica secentesca di Gerace riscoperta”
Con il patrocinio di Heritage Malta e del Malta Study Center, presso la sala Community Space del MUŻA, a La Valletta, è stato presentato al pubblico il volume “Da Venezia alla Calabria: la maiolica secentesca di Gerace riscoperta”, edito dal Centro di Studi Esperide. Il volume rappresenta la sintesi delle conoscenze sulla ceramica di Gerace in relazione a quelal veneziana, maturate attraverso la mostra ospitata nell’estate del 2021 dal Museo delle Ceramiche di Calabria a Seminara, in partnership con Heritage Malta e numerosi musei italiani, tra i quali il Museo Interdisciplinare Regionale di Messina e il MIC di Faenza.
Lo studio condotto sulle maioliche veneziane e geracesi provenienti dalla Sacra Infermeria dell’Ordine di Malta e attualmente nelle collezioni del MUŻA di Malta, ha consentito non solo di meglio precisare i rapporti dell’isola con i rispettivi centri di produzione ma soprattutto di apprezzare come Malta si inserisse in un circuito commerciale e culturale per molti aspetti comune anche al Regno di Sicilia, rispetto al quale si mostrava allineata in particolare sotto il profilo delle tendenze artistiche e del gusto.
Attraverso, dunque, una prospettiva insolita – la circolazione delle ceramiche e in particolare delle maioliche apotecarie – si possono cogliere i legami culturali con aree di rilevanza non solo artistica ma anche geopolitica, come Venezia, all’interno di un sistema commerciale nel quale Gerace riesce ad incuneare la propria ceramica elaborando un prodotto che ben si prestava a surrogare le maioliche veneziane ormai fuori produzione che tanto successo avevano riscosso in quest’area nel Cinquecento.
Ha condotto I lavori Nathaniel Cutajar. Hanno relazionato Vincenzo Cataldo, storico che ha indagato in particolare le dinamiche socio-economiche e le relazioni tra Gerace e Messina dove confluiva parte della produzione della maiolica geracese, Isabelle C. Grima, che ha condotto studi di ampio respiro sulla Sacra Infermeria di Malta e sulla sua spezieria, Mario Panarello che ha illustrato i rapporti della maiolica geracese con le arti figurative, e Monica De Marco che si è occupata del corredo apotecario recante l’insegna del Gran Maestro dell’Ordine di Malta Wignacourt, testimonianza preziosa anche per chiarire la cronologia dell’ultima produzione veneziana alla maniera di Maestro Domenego.
Enzo Cataldo