A Palazzo San Giorgio “Il lungo cammino per la transizione ecologica e le comunità energetiche rinnovabili”
Si è tenuto nella sala “Italo Falcomatà” di Palazzo San Giorgio, il convegno dal titolo “Il lungo cammino per la transizione ecologica e le comunità energetiche rinnovabili”, organizzato dal Comune e patrocinato dall’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria.
All’iniziativa hanno portato i saluti il sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, accompagnato dal dirigente di settore, ed il presidente dell’Ordine degli avvocati, Rosario Infantino. Successivamente, hanno preso la parola gli avvocati Carolina Musicò e Francesco Paviglianiti e l’ingegnere Antonio Spanò.
La discussione si è sviluppata sull’importanza della transizione ecologica verso le fonti di energia rinnovabile, sottolineata dalla sua centralità all’interno dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dalla presenza sempre maggiore nei programmi e nelle attività della politica nazionale ed internazionale.
Secondo gli organizzatori, infatti, appare quanto mai necessario spostare ogni ragionamento verso la costruzione di un nuovo modello di organizzazione sociale basato su produzione e consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili e, perché sia effettiva, devono essere innescate tutta una serie di cambiamenti sociali e culturali basati sul rispetto per l’ambiente, sul risparmio energetico e l’efficienza dei consumi.
Cogliendo le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, dunque, i cittadini di tutto il mondo stanno già unendosi per riacquistare rilevanza nel settore energetico, attraverso azioni dirette e partecipate che mirano alla costruzione di una società più equa e sostenibile.
Si è, quindi, posto l’accento su moltissimi progetti e sugli eventi, a livello mondiale, relativi alla transizione ecologica: dagli accordi dell’Onu al G7, alla prossima COP 28 Conferenza sul clima che si terrà a Dubai. Anche a livello
nazionale, la direzione è sempre e comunque rivolta alla transizione ecologica.
«La tecnologia – è stato detto nel corso dell’iniziativa – ci offre in questo momento le comunità energetiche, ossia una coalizione di utenti che, tramite la volontaria adesione ad un contratto, collaborano con l’obiettivo di produrre, consumare e gestire l’energia attraverso uno o più impianti energetici locali. Le comunità energetiche sono tutte accomunate dallo stesso obiettivo: fornire energia rinnovabile a prezzi accessibili ai propri membri, piuttosto che dare priorità al profitto economico come una società energetica tradizionale».
Dopo un periodo cosiddetto transitorio di recepimento delle due Direttive comunitarie in materia, l’Italia ha, ad oggi, approvato una legislazione completa e compiuta in materia di comunità energetiche rinnovabili: il Testo Integrato Autoconsumo Diffuso ( Delibera n 727/2022/R/EEL di Arera) e il Decreto Cer da parte del Mase, per il quale ultimo si attende per l’entrata in vigore solo il via libera da parte dell’Europa.
«Il Pnrr – hanno sottolineato i relatori – ha destinato attraverso la Mission 2 denominata “Rivoluzione verde e transizione ecologica” 2,2 miliardi di euro alle comunità energetiche rinnovabili per i comuni con meno di 5000 abitanti, prevedendo un contributo a fondo perduto del 40%. La Regione Calabria ha approvato il Programma Fesr/Fse 2021/2027 relativo ai finanziamenti ai comuni con piu’ di 5000 abitanti, in complementarietà al Pnrr. Sempre la Regione Calabria ha istituito il Portale Calabria Energia e promosso una serie di workshop per i Comuni ed ha, di recente, approvato una proposta di legge relativa anche all’istituzione di un tavolo tecnico di supporto per i Comuni».
Paolo Brunetti