Riflessioni del Prof. Francesco Violi sui motori termici

Riflessioni del Prof. Francesco Violi sui motori termici

Riecheggia la soddisfazione, è una “ vittoria del governo” aver  rimandato  l’approvazione del decreto che vietava la vendita dei veicoli con motori termici dopo il 2035 in Europa.  Le “motivazioni” sono molteplici elenchiamone alcune:

  1. Le auto elettriche tolgono manodopera alle nostre industrie che sono legate al termico, perché il motore elettrico è fatto di meno componenti ( e si guasta meno)  rispetto a quello termico, per cui perdono il lavoro tanti operai.
  2. Le macchine elettriche inquinano quanto quelle termiche perché per la loro costruzione si impiegano sostanze particolarmente inquinanti che a fine vita costituiscono un problema per lo smaltimento.
  3. Le auto elettriche hanno poca autonomia e costano di più rispetto ad una macchina a motore termico.
  4. Mancano le colonnine di ricarica.
  5. Le componenti per le auto elettriche provengono tutte dalla Cina quindi arricchiamo l’industria di quel paese e annulliamo la nostra.
  6. Comprendiamo il problema che i combustibili fossili hanno creato nell’atmosfera con l’ aumento dell’anidride carbonica causa principale riscaldamento globale,  ma esiste la possibilità di bruciare combustibili sintetici prodotti da elementi di scarto, meno inquinanti, in modo che la transizione verso la mobilità ad emissioni zero sia graduale e non traumatica.
  7. Le emissioni dei veicoli producono nel mondo solo il 12% delle emissioni di anidride carbonica, perché penalizzare solo questo settore?

Vediamo di rispondere a ciascuna di queste “motivazioni”.

 (1) Non è vero che le la conversione delle auto in elettrico comporta una diminuzione significativa della manodopera perché le modifiche riguardano solo il motore che ovviamente costituisce una parte significativa  del costo dei veicoli, ma le componenti: freni, ruote, carrozzeria, impianti elettrici, arredi sistemi di guida e trasmissione rimangono immutati. Inoltre le differenze tra un’auto a motore termico e una a motore elettrico non sono superiori a quelle tra un’auto a benzina e una Diesel: è così difficile per un meccanico fare un corso per lavorare sulle macchine elettriche?

(5) Le componenti per le auto arriverebbero tutte dalla Cina, batterie comprese, per cui in Italia ci si limiterebbe a montarle: premesso che ciò è vero solo in parte, perché ci chiediamo questo ora e adesso, forse non arriva dalla Cina tutta l’elettronica, telefoni, computer, piccoli elettrodomestici, sistemi di illuminazione, abbigliamento e tutte le cianfrusaglie che noi abbiamo deciso di non produrre più? Perché solo adesso ci indigna l’idea che alcune parti delle auto elettriche possano arrivare dalla Cina, quando già gran parte dei componenti delle auto a motore termico arrivano già da li?

Forse il carburante che usano le nostre auto lo produciamo in loco … non lo importiamo? Già, le fonti fossili portano un grande profitto alle le società energetiche (vedi  ENI) e ai governi che le sostengono e li aiutano a stipulando nuovi accordi con i paesi esportatori.  Forse per questo il governo ha deciso di tagliare tutti i fondi per le energie rinnovabili prendendo come scusa che la rete elettrica nazionale non è in grado di sostenere un aumento di potenza immessa da nuove centrali, comprese quelle domestiche,  (fatto smentito dal presidente della rete di distribuzione). Il governo si dimentica che in molte nostre città non è possibile circolare con auto a motori termici di vecchia generazione (e ormai neanche con quelle nuove) a causa dell’inquinamento. Perché un automobilista, ignaro delle trame occulte e accordi tra governi e costruttori di veicoli, dovrebbe comprare un’auto quando  non può arrivare  neanche nel suo garage? -Può comprare un’auto Ibrida- mi  potrebbero rispondere – l’auto ibrida va con un motore elettrico in città e fuori usa il motore a benzina- Già ma chi carica l’auto ibrida? Generalmente lo fa il motore termico che consuma più benzina del normale, inquinando di più, nel complesso,  aumentando il consumo  dei combustibili fossili  che stanno tanto a cuore anche ai nostri governanti!

(2) Le auto elettriche non emettono gas; a fine vita le batterie saranno riciclate per riottenere i componenti di cui sono costituite. (3) Le auto costano molto, ma se ci fosse qualche forma di incentivo, come nella maggior parte degli altri paesi, il prezzo scenderebbe e diventerebbe  accessibile a molti; inoltre   l’energia elettrica, se prodotta da fonti rinnovabili,  non è soggetta alle  speculazioni che ormai da 50 anni bersagliano gli automobilisti ( prima crisi energetica 1974), quindi mantiene un prezzo prevedibile. Hanno poca autonomia e le colonnine di ricarica sono poche, ma in 12 anni si fanno progressi inimmaginabili, peraltro già attualmente molti hanno la possibilità di ricaricare in casa le auto a costo zero con gli impianti solari… già ma quelli che non se li possono permettere? Bisognerebbe chiedere a chi ha tolto gli incentivi sulle rinnovabili per i redditi più bassi. 

    (6) Non c’è più tempo, i cambiamenti climatici sono irreversibili e l’aumento di temperatura continuerà anche se le emissioni di gas inquinanti cessassero immediatamente, prolungare l’uso dei combustibili fossili porterebbe al disastro con uno stravolgimento totale del clima, molto maggiore di quello  già in atto. D’altra parte è illusorio  parlare di carburanti ecologici alternativi e rinnovabili, anche perché non possono essere prodotti in quantità sufficiente per il livello di consumo che se fa. Una strada percorribile è quella dell’idrogeno, prodotto da elettrolisi dell’acqua, che potrebbe sostituire il metano in alcune applicazioni o per alimentare motori di grande potenza. Non c’è e non ci sarà nessun trauma nel cambiamento, perché , per fortuna, gli industriali, lungimiranti, in completo disaccordo con il governo, si stanno prodigando per non perdere il treno dell’innovazione, cioè si stanno attrezzando per produrre macchine elettriche,  sarebbe auspicabile però i governati fossero ideologicamente dalla loro parte, non dico con sussidi e incentivi, come in Svezia e Norvegia.

Ma vediamo dalla parte del consumatore perché dovrebbe preferire un’auto elettrica: non deve fare il favore a nessuno, la deve preferire perché gli conviene a lungo andare, anche affrontando costi iniziali maggiori. a) Può circolare nei centri delle città con poche limitazioni perché non inquina e fa poco rumore. b) Il motore elettrico ha un rendimento più alto di uno termico, cioè trasforma circa il 90% dell’energia accumulata nella batteria in movimento contro il 30% con cui il motore termico trasforma l’energia della benzina. Ha meno parti in movimento, quindi una manutenzione più semplice con costi inferiori. c) Fa bene all’ambiente e proietta, nel suo piccolo,   la nostra società verso il futuro: rimanere ancorati ai combustibili fossili è un suicidio.  Sono da preferire le auto solo elettriche perché le ibride, a conti fatti, hanno un rendimento inferiore cioè consumano di più rispetto a quelle con il solo motore termico.   Tra qualche anno anche gli irriducibili si convinceranno che conviene la mobilità elettrica, quando  i prezzi si attesteranno ad un livello più basso.

 (7) Le emissioni dei veicoli costituiscono una parte piccola delle emissioni globali di anidride carbonica   ma sono le più difficili da  eliminare senza un radicale cambiamento, mentre  in altri settori, come ad esempio il riscaldamento domestico, si possono attuare accorgimenti che riducono drasticamente le emissioni. A me non piace parlare di politica, ma, mi avevano detto che la destra si sarebbe accanita contro i diritti civili, contro i migranti che invadono le nostre coste, contro gli Stranieri, in genere, che rimangono tali per generazioni pur essendo nati in Italia, insomma la destra avrebbe fatto la destra, ma avrebbe tutelato gli interessi economici degli Italiani adottando misure che avrebbero aiutato la crescita, invece sembra che questa squadra di governo abbia idee confuse su quello che vuole fare, più di quelle dei governi che l’anno preceduto, in cui erano presenti altre figure con differenti idee politiche, che non hanno saputo, voluto, o non hanno avuto il coraggio di cancellare le leggi incostituzionali e inique che sono state emanate a cavallo dell’anno  2000 dai primi governi di destra. Non sono stati capaci ( intendo i politici di “sinistra”) di bloccare quei decreti beceri emanati qualche anno fa da un ministro, che guarda caso è presente anche adesso con il governo di “destra”, che fanno  somigliare il nostro paese  più ad una dittatura che a democrazia. L’unica linea che viene portata avanti è quella contro l’Europa, addossando ad altri le colpe del proprio operato.  

Prof. Francesco Violi

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