Naufragio migranti, il sindaco di Roccella: ” Dobbiamo pretendere risposte.”
I parenti dei migranti morti a Cutro sono venuti a piangere sulle bare dei loro cari. Sono venuti dalla Germania, dalla Francia e da altri Paesi Europei.
Perché nessun Afghano, Siriano Iracheno o Iraniano che arriva sulle nostre coste vuole rimanere in Italia. Noi a Roccella lo sappiamo, perché li abbiamo visti a migliaia quando, dopo essere stati soccorsi, prendono il treno per cercare di andare via dal nostro Paese.
Non restano qui perché qui non vedono futuro per i propri figli, perché l’Italia non da alcun futuro a chi scappa per salvare la propria famiglia.E già di questo dovremmo preoccuparci e vergognarci.
Dobbiamo però indignarci di non aver impedito che qui potessero trovare la morte. E per questo da quella tragica Domenica dico che dobbiamo chiedere e pretendere risposte.
Chi e perché non ha qualificato l’intervento di supporto al peschereccio come evento SAR, consentendo cosi’ l’intervento della Capitaneria?
Esistono direttive o circolari che hanno modificato i protocolli di attivazione di un intervento di Soccorso rendendo le procedure più complesse e quindi meno adatte alle emergenze?
Questo bisogna chiedere, senza discutere di Europa e fenomeno migratorio. Che per queste legittime discussioni c’è tempo.
E non è questo, perché questo deve essere il tempo della verità.
Vittorio Zito – Sindaco di Roccella Ionica