Caulonia, crisi dell’amministrazione Cagliuso: gli scenari possibili (ma avere un posto in giunta non “Dipende da noi”)
Era questione di tempo prima che il gruppo “Dipende da noi” manifestasse pubblicamente il proprio malumore nei confronti della giunta Cagliuso.
Un malumore che deriva dalle origini di questa amministrazione quando, come Ciavula ha ampiamento documentato, durante le trattative per la formazione della giunta comunale “Dipende da noi” ha subìto quello che ha ritenuto un vero e proprio smacco, l’esclusione dalla giunta.
Questa è probabilmente la ragione alla base della quale in consiglio comunale i due consiglieri espressione di “Dipende da noi”, Maria Campisi (prima degli eletti) e Vincenzo Frajia, hanno costituito un gruppo autonomo dal resto della maggioranza e hanno manifestato, seppur sottotraccia, malumori in occasione della votazione sul riequilibrio di bilancio. Stallo allora risolto grazie alla mediazione del consigliere regionale cauloniese Salvatore Cirillo.
Ma nessuno si aspettava che “Dipende da noi” avrebbe consumato lo strappo in maniera così eclatante come fatto alcuni giorni fa e a nemmeno un anno dalle elezioni, attraverso un comunicato stampa che ha squassato la politica cauloniese.
“Dipende da noi” non le ha mandate a dire a Cagliuso affermando: “Cos’è cambiato rispetto alla precedente gestione della cosa pubblica, da tutti fortemente criticata ? Nulla !”. Un’accusa non di poco conto, da parte di chi ha espresso parole durissime verso l’amministrazione di Caterina Belcastro
Le ragioni della polemica sono state espresse molto chiaramente ed onestamente: “Nonostante i numerosissimi consensi che avete conferito al nostro gruppo politico, a “Dipende da noi” non è stato riconosciuto il giusto merito. Nell’attuale amministrazione comunale, il gruppo “Dipende da noi” è rimasto senza rappresentanza, così come senza rappresentanza è rimasto quasi tutto il resto della compagine, nonostante il fatto che i due gruppi rappresentino circa il 70% dell’elettorato. Infatti, l’attuale Giunta comunale è composta da esponenti, per la quasi totalità, dal gruppo Officina delle idee”. La rabbia deriva dal non essere rappresentati in giunta.
Il gruppo dissidente fa inoltre riferimento ad accordi pre-elettorali quando scrive le seguenti parole: “Credevamo, secondo gli impegni reciprocamente assunti, di farlo sulla base di pari dignità politica, ma valutando gli eventi, così non è stato”.
E ancora: “Le scelte fatte dal sindaco, hanno generato questa situazione senza tener in alcun conto gli impegni assunti in fase di programmazione e formazione della lista“, rimarcando il fatto che il sindaco si sarebbe rimangiato precedenti impegni.
L’attacco alla giunta Cagliuso è stato a tutto campo ma si è concentrato su alcuni settori, i lavori pubblici e il bilancio, di cui sono responsabili Andrea Lancia, il vicesindaco, e Lorenzo Commisso.
Quest’ultimo in particolare viene preso di mira: “I lavori pubblici sono tutti disperatamente al palo – scrive “Dipende da Noi” – vedi: casa comunale, scuole, palestra, raccolta acque bianche, prolungamento del lungomare, ecc..; le strade continuano ad essere dissestate; nella zona Candidati e Amusa viene distribuita solo acqua all’arsenico; il progetto paese albergo è dormiente; i lavori della strada Anoia – Liserà ancora non partono”
“Dipende da noi” ha quindi richiesto un rimpasto di giunta, affermando che solo con forze nuove si può cambiare passo.
Questo durissimo attacco, firmato dal gruppo consigliare e dagli iscritti a Dipende da noi, ha prodotto una reazione di fastidio nei componenti della giunta comunale, in primis nel sindaco Franco Cagliuso che, in un’ accesa riunione tenutasi la sera del 23 marzo, ha manifestato con fermezza l’indisponibilità a cambiare la giunta.
L’attacco di Dipende da noi non ha quindi, almeno per ora, sortito l’effetto sperato, ma ha esasperato gli animi. Il gruppo consigliare “Caulonia Riparte” si incontrerà coi simpatizzanti domani sera, per serrare le fila e discutere, come si legge nell’invito di convocazione, “dell’attuale situazione politico-amministrativa”.
A seguire, martedì, ci sarà un consiglio comunale durante il quale si paleserà la posizione di “Dipende da noi” attraverso la capogruppo Maria Campisi e il Presidente del consiglio Vincenzo Frajia.
Questi i possibili scenari:
- Di fronte ad un attacco come quello avanzato nel comunicato stampa di Dipende da noi, senza ottenere un rimpasto di giunta diventa complicato trovare motivazioni per sostenere ulteriormente l’amministrazione Cagliuso quindi i due consiglieri potrebbero dichiarare di lasciare la maggioranza. Se così fosse Cagliuso continuerebbe ad amministrare con una maggioranza molto risicata e si andrebbe ad eleggere un nuovo Presidente del consiglio. A quel punto l’amministrazione dovrebbe fare fronte non più alla sola opposizione di Rinnoviamo Caulonia, ma anche a quella dei suoi ex alleati.
- Dipende da noi potrebbe offrire un sostegno esterno e critico alla maggioranza. Per Cagliuso non cambierebbe nulla rispetto alla situazione attuale che vede già l’amministrazione divisa in due gruppi con Dipende da noi che valuta di volta in volta le posizioni da assumere. Di sicuro aumenterebbe però la conflittualità ma Dipende da noi perderebbe la faccia, rimangiandosi quanto affermato e continuando a sostenere un’amministrazione che ritiene inadeguata.
- Dipende da noi potrebbe optare per lo strappo ma anche all’interno del gruppo potrebbero esserci delle divisioni tra il gruppo consigliare (o una parte di esso) e tutti gli altri. Dipende da noi potrebbe perdere pezzi e Cagliuso guadagnarne ma questa, tra tutte, sembra l’ipotesi meno probabile, seppur non impossibile.
Intanto Rinnoviamo Caulonia sta a guardare, gongolando, le difficoltà dell’amministrazione.
La situazione dovrà necessariamente evolvere ma una cosa è certa: per avere un posto in giunta “Non dipende più da noi” ma “Dipende dal Sindaco”.