Michele Piras: “La sinistra è morta. Viva la sinistra!”
Si perde divisi, si perde uniti. Si perde dove avevamo governato bene e anche dove siamo da decenni all’opposizione.
E si perde perché per anni si è abbandonata la ragione sociale, perché per anni si è fatto solo finta di vedere le fratture che si sono prodotte nella società, perché per anni la sinistra si è auto cancellata dal dibattito pubblico, perché per anni si è governato senza cambiare nulla o cambiando in peggio, perché per anni si sono abbandonati alla solitudine i nostri riferimenti sociali.
Si perde perché si è persa la credibilità, perché si è rinunciato a costruire un soggetto politico collettivo in nome dei destini individuali di alcuni autoproclamatisi onniscenti e immortali, si perde perché non c’è capacità d’ascolto né di narrazione, perché non si trasmette più speranze né un progetto d’alternativa. Vedete com’è?
Puoi anche schierare candidati validi, ma la sostanza non cambia di una virgola. Perché siamo di fronte a qualcosa di più profondo, ci siamo dentro da troppo tempo. E chiunque pensi, anche attraverso un congresso come quello del Pd, di lasciare le cose come stanno, di auto conservarsi riproducendo pratiche, ceto e linee politiche logori e sconfitti, chiunque pensi di eludere il tema del cambiamento politico e di una nuova necessaria radicalità, non produrrà altro effetto se non quello di accompagnare il morto al cimitero. La sinistra è morta. Viva la sinistra!