L’amministrazione Tripodi risponde al gruppo Polistena Futura. “Noi in prima linea nella lotta alla ‘ndrangheta”
Ho ricevuto una interrogazione da parte del gruppo “Polistena Futura” dove mi si chiedeva conto dell’uso di beni confiscati.
Ma lo si faceva in modo curioso e singolare. I proponenti infatti omettevano qualunque riferimento a beni specifici senza mai pronunciare la parola ndrangheta.
Non si comprendeva se parlassero di beni confiscati alle cosche locali o ad altri soggetti. Praticamente compivano le giravolte per descrivere alcuni #immobili che, solo intuitivamente, potremmo identificare tra quelli confiscati ad esponenti della cosca Longo.
A tal proposito l’Amministrazione Comunale ha da subito avviato l’iter progettuale per il riutilizzo degli stessi a fini sociali e istituzionali, essendo gli appartamenti acquisiti al patrimonio comunale completamente distrutti e inutilizzabili nell’immediato.
L’interrogazione dell’opposizione tra parole dette e non dette alludeva poi ad un garage di ampie dimensioni. Si precisa a riguardo che già da tempo sono stati effettuati piccoli lavori indispensabili per rendere l’autorimessa praticabile e soprattutto funzionalmente autonoma dal resto dei fabbricati, allo stato attuale il garage ospita le autobotti e alcuni #scuolabus del comune.
Ciò che è davvero sconcertante è però leggere un’interrogazione sui beni confiscati posta da parte dei consiglieri di minoranza in modo quasi neutrale. La sensazione è che si volesse evitare di urtare certe suscettibilità.
Se è così, questo è un modo omertoso di fare politica che non aiuta a far fronte comune per combattere e sconfiggere la ndrangheta e genera sfiducia nei cittadini.
Una cosa è sicura, questa Amministrazione Comunale rimane schierata in prima linea nella lotta alla ndrangheta a tutela di tutte le persone oneste di Polistena.
Per altri forse non vale la stessa cosa?
Per l’Amministrazione Comunale – IL SINDACO – Dott. Michele Tripodi