Dragonero “Gli Eroi”, se il buongiorno si vede dal mattino…
Ho finalmente trovato il tempo di leggere il primo cartonato di Dragonero “Gli Eroi”, collana da libreria che dedica ogni volume ad uno dei personaggi della serie Bonelli, ideata dal genio creativo di Luca Enoch e Stefano Vietti.
La prima uscita non poteva che essere dedicata al protagonista Ian Aranill, l’ultimo uccisore di draghi, a tutti noto come Dragonero.
La sceneggiatura è di Stefano Vietti e i disegni di Francesco Gaston. Quest’ultimo ha un tratto che, per certi aspetti, ricorda il Luca Enoch disegnatore. Le tavole sono molto belle, valorizzate dal grande formato.
La storia è puro fantasy, piacevole dall’inizio alla fine. E poi c’è un drago e si sa che il fantasy (e anche Dragonero) viene meglio quando c’è un grande e grosso bestione sputafuoco.
Unica pecca apparente: visto il prezzo di 18 euro io e altri lettori ci saremmo aspettati che fosse a colori, magari grazie al talento del maestro Paolo Francescutto, che ha colorato la bella copertina di Michele Rubini. Ma Stefano Vietti mi ha fatto notare che “la collana è nata per essere in bianco e nero ma in modo ragionato. I disegni di Gaston non sono semplicemente chinati ma in toni di grigio”. E davvero l’effetto è pazzesco. “E’ il nostro omaggio allo stile tipico Bonelli che ha fatto storia, portato al massimo livello di lavoro”.
Quindi una scelta precisa, che mette in discussione la nostra abitudine di vedere i colori nei cartonati come Senzanima.
Nella grande quantità di uscite relative al mondo di Dragonero la collana “Gli eroi”, che probabilmente tende a fare conoscere a nuovi lettori i personaggi della serie mensile, mantiene una elevata qualità, almeno a giudicare da questo primo numero.
Per fortuna sul comodino mi attende già il secondo volume, dedicato al mio personaggio preferito, l’orco Gmor Burpen.